Praticamente
[Michele Farina, del Corriere della Sera, mi ha chiesto di dire in poche righe cosa sta leggendo la vecchia ritratta nella foto di Maurizio Cattelan parzialmente riprodotto qua sopra (per una cosa che si chiama Alzheimer Fest, cliccare sull’immagine per ingrandire). Ho scritto il pezzetto che copio qua sotto, che credo sia sul numero in edicola della Lettura]
La signora sta leggendo un’antica edizione di un libro di AlfB, poi ripubblicato nel nostro secolo da Einaudi, libro intitolato Scusa l’anticipo, ma ho trovato tutti verdi, che è un repertorio di 499 luoghi comuni al contrario, come: «Ti lascio perché ti amo troppo poco», o «Mi piaci dal secondo momento che ti ho vista», o «Questo albergo non è una casa», o «È un periodo che non voglio stare da sola. Vediamoci per un po’», o «È ora che Babbo Natale capisca che i bambini non esistono», o «Mi hanno rubato il portafogli, ma non è per i documenti e le chiavi, è per i soldi», o «Non è l’umidità, è la temperatura», o «Non cenare, che poi non mangi i biscotti!», o «Perché bere l’acqua de rubinetto? A Roma ad esempio l’acqua in bottiglia è buonissima», o «L’appetito viene digiunando», o «C’è la crisi c’è la crisi, e poi la sera stanno tutti a casa», o «I figli crescono a una velocità credibile», o «Appena svengo, vedo il sangue», o «In fondo Mussolini ha fatto anche molte schifezze». Un classico, praticamente.