domenica 20 Giugno 2021

Non ricordo un altro prodotto della tecnologia recente che mi abbia ispirato la stessa ripugnanza del fax. Sì, le cassette VHS, specie le loro etichette, mezzo staccate e piene di fregi a pennarello, o peggio a biro, sulle registrazioni precedenti. Ma il mio odio per il fax è sempre stato più virulento.
[Matteo Codignola, Cose a fare a Francoforte quando sei morto, Milano, Adelphi 2021, p. 106]
mercoledì 27 Novembre 2019

Nessuno è al riparo da niente, si sa, o gli architetti non vivrebbero in case discutibili, e gli psicologi non capeggerebbero famiglie disfunzionali. Così può capitare che chi di mestiere traffica coi libri mantenga viva la convinzione più ingenua e pericolosa, quella che irriderebbe sentendola esprimere da chiunque altro: che la scrittura abbia una valenza terapeutica, che raccontare un vizio una volta per tutte sia il modo migliore per lasciarselo alle spalle e girare pagina.
Non è vero, naturalmente.
[Matteo Codignola, Vite brevi di tennisti eminenti, Milano, Adelphi 2018, p. 21]
mercoledì 11 Gennaio 2017

Descrivere una coppia significa scrivere un’autobiografia. Dato che nasciamo da una coppia e che lì trascorriamo i nostri primi anni, quando parliamo di coppie raccontiamo la storia della nostra vita. Se riusciamo a fare della coppia un’astrazione, è proprio perché ci è così familiare. O meglio, perché è la famiglia; perché una volta non c’era nessun altro posto dove andare.
[Adam Philips, Monogamia, traduzione di Giulia Arborio Mella e Matteo Codignola, Milano, Adelphi 2007, p. 34]
domenica 21 Agosto 2016

Noi siamo i soli animali che pensano di essere come gli animali. Eppure l’accoppiamento dei cigni, i rituali di corteggiamento delle iene, la famiglia allargata delle formiche non ci dicono niente sulla nostra vita amorosa. Niente che ci possa servire.
La monogamia è solo una delle meraviglie della natura; in natura non esistono cose più naturali di altre.
[Adam Philips, Monogamia, traduzione di Giulia Arborio Mella e Matteo Codignola, Milano, Adelphi 2007, p. 24]
martedì 16 Agosto 2016

La coppia è una performance. Ma come si impara a esibirsi in due? Come possono due corpi presentarsi in pubblico per la centesima volta ed essere credibili insieme, ciascuno custode dell’imbarazzo dell’altro, ciascuno perfetto per la parte? E i passi, chi li insegna?
Ecco perché le belle coppie possono essere così rassicuranti, addirittura suggestive. Irretiti – come spesso accade anche a loro – dalla bellezza, per qualche istante possiamo aspirare, in segreto, a quella stessa sfacciataggine. A non vergognarci di niente. Dopotutto, la bellezza è uno dei migliori antidepressivi culturali a nostra disposizione. È la bellezza a tenere in piedi lo spettacolo.
[Adam Philips, Monogamia, traduzione di Giulia Arborio Mella e Matteo Codignola, Milano, Adelphi 2007, p. 15]