In dialeto

sabato 30 Luglio 2022

Parché scrivo in dialeto…?
Dante, Petrarca e quel dai Diese Giorni
Gà pur scrito in toscan.

Seguo l’esempio.

[Giacomo Noventa, Versi e poesie, Venezia, Marsilio 1986, p. 84]

Un gioco

sabato 22 Dicembre 2018

Da bambina, con mio cugino e il nostro comune migliore amico di allora, giocavamo “agli intellettuali”. Andavamo a chiduerci in una stanza al piano di sopra della grande casa delle vacanze, e lì, seduti su letti trasformati in poltrone immaginarie, accavallando le gambe e aspirando ampie boccate di inesistenti sigarette, cominciavamo a recitare. Imitavamo i toni, i gesti, gli sguardi degli adulti con i quali trascorrevamo il nostro tempo (molto tempo: d’estate eravamo tutti insieme, grandi e bambini, a condurre una vita di “tribù” descritta in certe pagine di mia nonna Natalia). «E allova, l’ideologia politica…», «Nella dialettica mavxista…», «Pevò non cvedeve, nella concezione della militanza opevaia, il tuo avgomento non avvebbe pvesa nella misuva in cui…». Il divertimento era immediato, e irresistibile: veri attori, declamavamo convinti quelle frasi nelle quali stralci di discorsi ascoltati si mescolavano a parole lette (senza minimamente capirne il senso) su libri e fogli di giornale. E ridevamo a crepapelle, felici, travolti dalla nostra ilarità contagiosa. Quel gioco, dissacrante e liberatorio, o preferivo a qualsiasi caccia al tesoro o nascondino.

[Lisa Ginzburg, Pura invenzione, Venezia, Marsilio 2018, pp. 17-18]

Sussja

giovedì 20 Dicembre 2018

A guidarmi, una citazione incontrata grazie a mia madre (nei suoi taccuini erano tanti, i brani più vari ricopiati con cura meticolosa e nella bellissima calligrafia). Martin Buber, che a sua volta cita le parole di Rabbi Sussja in punto di morte: «Nel mondo a venire, non mi si chiederà: “Perché non sei stato come Abramo, perché non sei diventato Mosè?” Mi si chiederà soltanto: “Sussja, perché non sei stato Sussja?”».
Essere me stessa. Inventando: non in altro modo avrei potuto farlo.

[Lisa Ginzburg, Pura invenzione, Venezia, Marsilio 2018, p. 15]

Rompere le sedie

martedì 20 Giugno 2017

PODESTÀ Devo farle un’osservazione anche sull’insegnante di storia. Si vede che è uno che sa, un sacco di cose, ma spiega con tale ardore da perdere il controllo. Una volta l’ho ascoltato: finché parlava di assiri e babilonesi poetava ancora andare, ma appena è giunto ad Alessandro Magno, non posso dirle cosa sia successo. Com’è vero Iddio, credevo che ci fosse un incendio! È balzato giù dalla cattedra e batteva la sedia sul pavimento con quanta forza aveva. Naturalmente, Alessandro Magno è un eroe, ma perché rompere le sedie? È un danno per lo stato.

[Nikolaj Gogol’, Il revisore, a cura di Emilia Magnanini, Venezia, Marsilio 1990, p. 81]

Il revisore

sabato 17 Giugno 2017

PODESTÀ Anche a lei, Ammos Fedorovič, consiglierei di prestare attenzione al tribunale. Là da lei, nell’atrio, dove normalmente si presentano i postulanti, gli uscieri si sono messi ad allevare oche domestiche con intere nidiate, che ti corron qua e là sotto i piedi. Certo, non può che essere un merito per chiunque impiantare un’economia domestica, e perché non dovrebbero farlo gli uscieri? Solo che, sa, in un posto simile non sta bene. Volevo farle quest’osservazione anche prima, ma me ne sono sempre scordato.

[Nikolaj Gogol’, Il revisore, a cura di Emilia Magnanini, Venezia, Marsilio 1990, p. 77]

Quel colpo all’indietro

lunedì 17 Aprile 2017

Già il fermarsi in stazione, quel colpo all’indietro che dà il treno che frena, quello spalancarsi simultaneo di tutti gli sportelli, gli avevano dato una gelida impressione di definitivo, di irreparabile, di distacco da tutto quello che era prima.

[Dante Arfelli, I superflui, Venezia, Marsilio 1994, pp. 20-21]

(Strambotto per un’amica incerta)

domenica 17 Aprile 2016

Giacomo Noventa, Versi e poesie, Venezia, Marsilio

Se, pensando a mì, ti pensi
Quel che mì penso de tì,
Pensa quanti controsensi
Se risolve dentro un sì!

[Giacomo Noventa, Se, pensando a mì (Strambotto per un’amica incerta), in Versi e poesie, Venezia, Marsilio 1988, p. 99]