Negoziando con le ombre
Quando studiavo letteratura inglese, nei primi anni Settanta, dovevamo tutti leggere un importante testo critico intitolato Sette tipi di ambiguità (1930). È stupefacente notare che questo libro coltissimo fu scritto da William Empson all’età di soli ventitré anni. È anche stupefacente che, durante il travaglio della composizione, Empson fu espulso dall’università di Cambridge perché in camera sua erano stati scoperti dei preservativi.
È il miglior commento per dimostrare come siamo tutti prigionieri del tempo, non tanto come moscerini nell’ambra – nulla di tutto così duro e nitido – quanto come topolini nella melassa, dato che oggi, di sicuro, sarebbe espulso se venisse trovato senza preservativi in camera sua.
[Margaret Atwood, Negoziando con le ombre, tr. it. Massimo Birattari e Riccardo Cravero, Milano, Ponte alle Grazie 2002, p. 15]