Piccolo

mercoledì 21 Aprile 2010

[Qualche anno fa, con Manuela Ardingo, avevamo cominciato un piccolo dizionario dei luoghi comuni. Credo che non lo finiremo mai. Metto qua sotto le definizioni che ho scritto io]

ALTRO. Sempre preceduto da E quant’.

FILO. Può essere di tre tipi: rosso (il filo francese), diretto, e da torcere.

ATTESA. Prevalentemente dolce.

SENEGALESI. Molto simpatici.

FRANCESI. Son bravi solo loro.

TORINESI. Falsi e cortesi.

MILANESI. Grandi lavoratori.

MILANO. Città di contrasti.

TEMPO. Si divide in Perso e Da perdere (vedi uso del).

MARCIA. Può essere funebre o nuziale.

USO DEL TEMPO. Se ne possono fare due usi: o lo si perde, o lo si è perso.

PLASTICA. Sempre preceduto da Chirurgia.

ORA. Sempre seguita da Esatta.

DATA. Sempre seguita da Esatta.

CORSI. Si seguono.

GIORNO. Se è preceduto dall’articolo Il, è seguito da Prima, Dopo, o Stesso. Se è preceduto da Un, può essere seguito da Prima o Dopo. Non da Stesso. Sarebbe un errore.

ROMA. Città di contrasti. Continua a leggere »

Opposti e altri discorsi

mercoledì 14 Gennaio 2009

Allora, dice Alessandro Bonino che, da ricerche che ha fatto, in Abruzzo i nipoti si chiaman nipoti, e non zii. Invece scrive Carla Martella che in Abruzzo i nipoti si chiamano zii. Poi scrive Manuela Ardingo che a lei, sua mamma, della volte, la chiama mamma. E a me mi vien da pensare che anche a me, delle volte, mia figlia mi chiama mamma, ma quello è un altro discorso.
E un altro discorso ancora è una cosa che ho sentito ieri alla scuola materna, dove c’è una bambina che, siccome ha imparato che Voglio non si può dire, a suo babbo e a sua mamma gli dice: Ti vorrei bene.