Riassunto

giovedì 27 Ottobre 2011

Una potentissima divinità crea l’universo e assiste alle alterne vicende delle creature che abitano un pianeta attorno a cui ruotano un sole e altri pianeti, e tutto il resto dell’universo.
Inondazioni, tradimenti, incesti, vendette, fornicazioni, uccisioni e disastri ecologici si susseguono sullo sfondo di un medioriente distorto e allucinato. Titanico melodramma di formazione scritto a più mani e diviso in due parti narrate in successione cronologica; non manca di momenti memorabili, idee potenti e trovate efficaci, anche se il ritmo non sempre è mantenuto e alcuni passaggi sono risolti in modo ambiguo.
Nella seconda parte la nascita e la morte di un proletario dotato di poteri paranormali porta scompiglio nella vita sociale e politica palestinese. Prolisso, talvolta criptico, ma non privo di punti di forza; mantiene una buona tensione fino all’epilogo, molto suggestivo, anche se non è la fine del mondo.
Ottimo successo di pubblico e critica.

[Francesco Niccolai, dal Manuale di scuola elementare di scrittura emiliana per autodidatti, in preparazione]

Epitteto

sabato 5 Giugno 2010

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«Epitteto, via, raditi».
Se sono filosofo, rispondo: «Non mi rado».
«E io ti stacco il collo».
«Se ti va bene, staccamelo».

[Epitteto, Diatribe e franmmenti, a cura di Renato Laurenti, Bari, Laterza 1960, p. 11]

Se ti piace una pentola

giovedì 3 Giugno 2010

epitteto

Se ti piace una pentola dirai: «mi piace una pentola».

[Epitteto, Manuale, traduzione dal greco di Enrico V. Maltese, Milano, Garzanti 2000, p. 5]