Tutti gli anni le tasse
Preparare i documenti per pagare le tasse, io tutti gli anni mi dico che non ci riuscirò, e tutti gli anni, non so come ci riesco (quest’anno ancora no, mi mancano un sacco di certificazioni, penso ancora che non ci riuscirò, e devo andare dalla commercialista domani, quest’anno non ce la posso fare, però gli anni scorsi, tutti gli anni, ci sono riuscito); e quando ci sono riuscito, gli anni scorsi, mi è venuto sempre in mente il pezzo di Giorgio Manganelli che copio qua sotto:
Stamane ho pagato le tasse. Come ogni volta, ho avvertito un oscuro, profondo, incomprensibile piacere. Non avete capito male: pagare le tasse mi dà una gradevole, indubitabile eccitazione. Non lo nego: è una faccenda strana. Anomala. Stravagante. Ne ho parlato ad un mio amico psichiatra – ho molti, affettuosi, cauti e solleciti amici psichiatri – che mi ha guardato con un sorriso non privo di tenerezza.
Mi sono chiesto spesso: perché, vecchio idiota, ti fa piacere pagare le tasse? È del tutto chiaro che in questo compiacimento non v’è traccia di esibizionismo civico; non mi offro come modello, come esempio del buon cittadino, virtuoso come un antico spartano. Come tutti gli italiani degni di questo nome, io sono un cittadino mediocre, diciamo pure scadente. So di esserlo, sebbene non sappia dire esattamente in che modo si esprima codesta mediocrità. Lo sono globalmente, come uno è avvocato o padre di famiglia. Segni particolari, nessuno. Continua a leggere »