giovedì 18 Maggio 2023
Nel 1889, Anton Pavlovič Čechov, rimproverando il fratello per il suo atteggiamento autoritario nei confronti dei figli e della moglie, gli scrive:
“Ti chiedo di ricordare che l’autoritarismo e le menzogne hanno rovinato la giovinezza di nostra madre. L’autoritarismo e le menzogne hanno rovinato la nostra infanzia a tal punto che il ricordo che ne abbiamo è nauseante e spaventoso. Ricordati l’orrore e il disgusto che abbiamo provato quando eravamo piccoli e nostro padre si arrabbiava a cena perché la minestra era troppo salata, o insultava nostra madre e le diceva che era stupida…
I comportamenti autoritari, lo sai bene, sono comportamenti criminali…”.
[Vladimir Ermilov, Čechov, Moskva, Molodaja gvardija 1946, p. 8]
martedì 13 Agosto 2019
Il tre settembre del 1862 al Cremlino, nella chiesa dell’Ingresso del Natale della Madre di Dio, Lev Tolstoj si è sposato con Sofja Bers, figlia del medico (tedesco) Andrej Evstaf’evič Bers e della sua consorte Ljubov’ Aleksandrovna (da nubile Islavinaja). Tolstoj aveva allora 34 anni, sua moglie ne aveva appena compiuti 18.
I popolani presenti al matrimonio avevano mormorato: «Com’è giovane! Si sposa con un vecchio! Si vede che è ricco!».
[Pavel Basinskij, Lev Tolstoj, Moskva, Malodaja gvardija 2017, p. 90]
venerdì 9 Agosto 2019
Nei diari scrive di sè di essere «brutto», e «sciatto», e «irritabile», e «noioso», e «immodesto», e «impaziente», e «vergognoso come un bambino». «Quasi maleducato». «Incontinente», «indeciso», «incostante», «stupidamente vanaglorioso» e «entusiasta, come tutti gli uomini senza carattere». «Senza coraggio». «Pigro».
[Pavel Basinskij, Lev Tolstoj, Moskva, Malodaja gvardija 2017, pp. 66-7]
lunedì 5 Agosto 2019
Provava lo stesso sentimento quando lo fasciavano. «A loro sembrava si dovesse fare così (cioè legarmi), io invece sapevo che non si doveva». E quando uccidono un capretto, e quando fustigano un soldato, o un servo della gleba, o quando chiudono un bambino in un ripostiglio, tutti i grandi pensano che «si deve» fare così. Tolstoj, invece, fin dai suoi primi barlumi di coscienza non è che pensi, ma sa che così «non si deve» fare.
[Pavel Basinskij, Lev Tolstoj, Moskva, Malodaja gvardija 2017, p. 11]