Un parere su Madame Bovary
Rimane, almeno per me, lettore odierno e femminista, un personaggio squallido, più che detestabile. Egoista, pigra, distruttrice, codarda, ipocrita, indifferente a chi le voleva bene davvero. Perché non ti separi, Madame Bovary? Se non ti piace tuo marito, perché continuare farti mantenere? Vai a fare l’unica cosa di cui sei capace, le marchette. Perché non insegui i tuoi frivoli sogni di nobiltà dalla stalla merdosa da cui sei venuta? Come dispiacersi del suo suicidio? È arrivato anche troppo tardi. Poi, lasciatemi dire due parole su Carlo, il cornuto senzapalle, che anche lui mi faceva venire i nervi. Perché non la cacci di casa, una donna così? Questa eterna malata che non sa cucinare non sa fare la mamma non sa fare i maglioni non sa curare il giardino non allatta i figli non li accudisce? Questa è buona solo a rubarti i soldi sputare nel piatto e metterti le corna. No, tu ci paghi pure le lezioni di piano!
[Recensione di Madame Bovary, di Gustave Flaubert, Giovanni Parisani (15/09/2013), grazie a Luca e Domenico che l’hanno raccolta e segnalata per Qualcosa ]