sabato 25 Novembre 2017
Sabato 25 novembre,
al circolo Arci Manzoni di Villa Argine
a Cadelbosco,
in provincia di Reggio Emilia,
alle ore 21.45
[dopo una cena che comincia
alle 21 (circa)]:
Repertorio dei matti delle città di
Bologna, Milano, Torino,
Roma, Cagliari, Parma,
Andria, Livorno,
Reggio Emilia,
Lucera e Capitanata,
Genova e Padova
con particolare riferimento al
Repertorio dei matti della città di
Reggio Emilia,
legge Paolo Nori
suona il Concerto a fiato L’Usignolo
(prenotazione obbligatoria
al 347.7077126 o 0522.911223)
sabato 4 Febbraio 2017
Sabato 4 febbraio,
a Castello d’Argile,
al teatro casa del popolo,
in via Matteotti, 150,
alle 21:00,
Tutto tranne che il liscio
con io, che mi chiamo
Paolo Nori,
che leggo (e canto),
e
l’orchestra a fiato
L’usignolo
(Francesco Gualerzi, Saxofono contralto e quartino
Mirco Ghirardini, direzione e clarinetti,
Fabio Codeluppi tromba e arrangiamenti,
Valentino Spaggiari al bombardino,
Marco Catelli al genis,
Dimer Maccaferri al corno francese
Gianluigi Gialla Paganelli alla tuba)
che suonano il liscio e
anche dell’altro.
domenica 29 Novembre 2015
Quand’ero piccolo, a Parma, la domenica mia mamma metteva su un disco con della gente che non cantavano mica, solo ogni tanto dicevano: «Oè». Era una musica che mi vergognavo, di quella musica lì, era così domestica, così famigliare, e mi ricordo che dopo, il primo anno di superiori, il mio compagno di banco mi aveva detto che un suo amico d’infanzia non si poteva più frequentare. «Come mai?» gli avevo chiesto io. «Ma sai cosa fa?», mi aveva detto lui «Cosa fa?» «Va a ballare il liscio» «No!», gli avevo detto io. Mi sembrava una cosa così: imperdonabile. Dopo, all’università, c’era un professore che si lamentava che sua moglie aveva cominciato anche lei a andare a ballare il liscio e che una volta alla settimana la venivano a prendere con delle macchine che profumavano di dopobarba e la portavano chissà dove, in Romagna, probabilmente. Dopo, finita l’università, ho fatto un viaggio in macchina fino a Pietroburgo e son partito da solo con la mia due cavalli che il mio meccanico prima di partire mi ha dato un cacciavite a stella e mi ha detto «Se la macchina si ferma tu scendi, prendi questo cacciavite e sviti le targhe. La macchina la puoi anche lasciare lì, l’importante è che porti a casa le targhe». Avevo anche uno stereo, sulla macchina, e avevo preso su tre cassette, e non avevo fatto altro che ascoltarle una dopo l’altra, e una era una cassetta con le canzoni del liscio che ascoltava mio babbo quando era piccolo, non il liscio romagnolo, con la fisarmonica, il liscio emiliano, dei pezzi fatti tutti con i fiati, e tra gli altri pezzi c’era un pezzo che a me, ancora oggi, sentirlo, mi commuove, e l’ha scritto un signore nato a Barco, in provincia di Reggio Emilia, e si intitola Battagliero. Quella musica lì, io, anni dopo, ho conosciuto un musicista che ha messo su una banda che suonano quella musica lì, la banda si chiama L’usignolo, lui si chiama Mirco Ghirardini e m’ha detto che probabilmente il liscio, le sue origini, non sono, come si pensa, romagnole, ma emiliane, che forse il liscio è nato proprio dai cosiddetti concerti a fiato, e che il primo concerto a fiato sembra fosse nato proprio in provincia di Parma, ed era quello di Cantoni, il concerto Cantoni, che erano quindici fratelli e sorelle. E mi ha detto che quando le orchestre a fiato hanno finito la loro voga, in Emilia, si son trasformate in orchestre che suonavano ai funerali, e che adesso lui va in giro a suonare, la gente è difficile che ballino, son pezzi forse troppo veloci, e la gente che passa lì, che sente la musica, gli è successo già qualche volta che gli dicessero, dopo un concerto «Guarda, passavam qua per caso, abbiamo sentito la musica, subito abbiamo pensato che era un funerale». E io, sarà che a me piacciono i fiati, io ho l’impressione che i fiati facciano come un discorso, Wynton Marsalis dice che diversamente dalla musica pop, la musica jazz, che prevalentemente è senza parole, proprio per il fatto di essere senza parole, permette di arrivare più a fondo, di dire cose più precise, di parlare di più, in un certo senso, e a me la musica di Battagliero, per dire, mi sembra che sia proprio quello, uno che fa un ragionamento ma un ragionamento che è proprio convinto, di quello che dice.
[Uscito ieri su Libero]
sabato 17 Gennaio 2015
Sabato, 17 gennaio,
a Cadelbosco Sopra,
all’Altro Teatro,
alle ore 21 (credo)
in occasione del nono,
o del decimo,
o dell’undicesimo anniversario
delle Opere complete di Learco Pignagnoli,
Pignagnoli ballabile,
con i pignagnolisti
Daniele Benati,
Ugo Cornia,
Ivan Levrini e
Paolo Nori
e l’orchestra a fiato L’usignolo
diretta dal maestro Mirco Ghirardini.
venerdì 9 Gennaio 2015
Venerdì 9 gennaio,
a Castelnuovo Monti,
al teatro Bismantova,
in via Roma 75,
alle ore 21,
Tutto tranne che il liscio,
con l’orchestra spettacolo
L’usignolo
(Valentino Spaggiari al bombardino,
Fabio Codeluppi alla tromba,
Marco Castelli al genis,
Dimer Maccaferri al corno francese,
Gianluigi Gialla Paganelli al bassotuba,
Mirco Ghirardini – direttore – ai clarinetti,
Francesco Gualerzi al clarinetto e al sassofono)
venerdì 22 Agosto 2014
Venerdì 22 agosto,
a Calitri,
alle 22,
dentro il
Calitri Sponz Fest,
c’è
Tutto tranne che il liscio
(edizione transiberiana)
con l’orchestra a fiato
l’Usignolo
diretta dal maestro
Mirco Ghirardini
giovedì 25 Aprile 2013
Giovedì 25 aprile,
a Fossoli (clic)
alle 16 e 30,
c’è un concerto dell’usignolo
con Elsa Bossi,
e io ci vado e,
forse,
leggo una poesia.
sabato 25 Agosto 2012
Sabato 25 agosto,
a Scandiano (RE)
al circolo culturale ricreativo
Le ciminiere,
in via del Cemento, 25,
Ca’ de’ Caroli,
Tutto tranne che il liscio,
con l’orchestra a fiato l’usignolo
(quartino e sax Francesco Gualerzi
quartino e clarinetto Mirco Ghirardini
tromba Fabio Codeluppi
bombardino Valentino Spaggiari
genis Marco Catelli
corno Dimer Maccaferri
tuba Gianluca Paganelli)
è la chiusura della stagione estiva
c’è una cena, su prenotazione
(per informazioni: clic)
che comincia verso le 20 e 30, credo, la cena,
lo spettacolo, che è gratuito e aperto a tutti,
comincia verso le 21 e 30, se non mi sbaglio.
lunedì 30 Luglio 2012
L’altroieri sera, al museo Guatelli, intanto che quelli dell’Usignolo suonavano una versione strumentale della canzone che a me mi sembra la canzone più emiliana che si possa immaginare, forse perché era, forse, la canzone preferita di mia nonna, intanto che ascoltavo l’Usignolo ho pensato che quella canzone lì, secondo me, era una canzone argentina. Dopo poi ieri ci sono andato a vedere, non era argentina, era stata scritta da due italiani, lombardi, credo, la musica da Eros Sciorilli, le parole da Alberto Testa, che, mi sembra, è quello che ha scritto anche Quando quando e Grande grande grande. Io pensavo che fosse argentina perché ce n’è una versione in spagnolo che, ho scoperto, è stata, negli anni settanta, adottata, se così si può dire, dagli studenti spagnoli antifranchisti. Ecco, quella canzone lì, emiliano-lombarda-argentino-spagnola, ho visto che su youtube ce n’è una versione in costume, anche (Clic).
domenica 5 Giugno 2011
Domenica 5 giugno,
a Cremona,
in piazza Duomo,
alle ore 19 e 30,
dentro il festival Le corde dell’anima,
dalla Meravigliosa utilità del filo a piombo
Tutto il tranne il liscio,
con il concerto a fiato L’usignolo
diretto da Mirco Ghirardini