Ghiacciai

domenica 7 Agosto 2022

In tutti questi anni la gente che incontravo mi ha chiesto spesso a cosa stavo lavorando, e di solito io rispondevo che la cosa più importante era un libro su Dresda.
Lo dissi, una volta, a Harrison Starr, il produttore cinematografico, e lui aggrottò le sopracciglia e mi chiese: «È un libro contro la guerra?».
«Sì,» dissi «credo».
«Sa cosa rispondo quando uno mi dice che sta scrivendo un libro contro la guerra?»
«No. Cosa dice, Harrison Starr?»
«Dico: perché non scrive un libro contro i ghiacciai, allora?»

Kurt Vonnegut, Mattatoio N. 5,traduzione di Luigi Brioschi, Milano, Feltrinelli, p. 13

Massacri

domenica 7 Agosto 2022

Ho detto ai miei figli che non devono, in nessuna circostanza, partecipare a un massacro, e che le notizie di massacri compiuti tra i nemici non devono riempirli di soddisfazione o di gioia.
Ho anche detto loro di non lavorare per società che fabbricano congegni in grado di provocare massacri, e di esprimere il loro disprezzo per chi pensa che congegni del genere siano necessari.

Kurt Vonnegut, Mattatoio N. 5,traduzione di Luigi Brioschi, Milano, Feltrinelli, p. 27

Se sei tanto intelligente

giovedì 22 Febbraio 2018

L’America è la nazione più ricca del mondo, ma il suo popolo è in gran parte povero, e gli americani poveri tendono a odiare se stessi. Per citare l’umorista americano Kin Hubbard: “Essere poveri non è una disgrazia ma potrebbe anche esserlo”. Effettivamente, per un americano essere poveri è un delitto, anche se l’America è un paese di poveri. Tutti gli altri paesi hanno tradizioni popolari che parlano di uomini poveri ma molto saggi e virtuosi, e quindi più stimabili di qualsiasi individuo ricco e potente. Gli americani poveri non hanno tradizioni del genere. Deridono se stessi ed esaltano quelli che sono più ricchi di loro. I ristoranti e i caffè più modesti, gestiti da povera gente, dovrebbero avere sul muro un cartello con questa crudele domanda: “Se sei tanto intelligente, perché non sei ricco?”. E non dovrebbe mancare la bandiera, una bandiera americana non più grande della mano di un bambino, attaccata a una stecca di lecca-lecca e sventolante dal registratore di cassa.

[Kurt Vonnegut, Mattatoio n. 5, traduzione di Luigi Brioschi, Milano, Feltrinelli 2008 (7), p 122]