Un’intervista
[Metto qua sotto un’intervista a Luca Mastrantonio che dovrebbe essere uscita oggi sul Riformista]
Nel suo discorso pubblico “Noi e i governi” cita Simone Weil e la peste della contrapposizione per cui su ogni cosa si può essere solo pro o contro. Sembra l’interruttore dell’Italia di oggi. Pro o contro Berlusconi, non c’è soluzione?
Simone Weil diceva: «Quasi ovunque, e spesso anche per questioni squisitamente tecniche, il fatto di prendere partito, di prendere posizione pro o contro, ha sostituito il fatto di pensare. È una peste che si è originata nel contesto politico e si è diffusa a tutto il paese, alla quasi totalità del pensiero». Quel che a me sembra molto interessante, di questa cosa che scrive la Weil (nel 1943) è il fatto che molte delle mie idee, delle mie convinzioni, dei miei gusti, perfino, probabilmente dipendono da quella peste lì: non sono conseguenze di riflessioni, ma sono prese di partito, sono pensieri che io non ho pensato, sono finti pensieri che sono entrati nella mia testa predigeriti e omogeneizzati, e ci sono rimasti per degli anni e molti ci sono ancora, probabilmente. Credo che questa cosa, che vale per me, valga anche per qualche altro, e prima di cercare delle soluzioni, una cosa che vorrei fare è rendermi conto di quali siano le cose che penso e quelle che faccio finta di pensare. Dopo, non è che io sia tanto interessato alla soluzione dell’impasse politica; io, nella mia presunzione, vorrei imparare a stare al mondo come si deve. Continua a leggere »