Togliersela di torno

giovedì 14 Febbraio 2019

Adesso riprendo la noiosa, la triviale Anna Karenina, e prego Iddio soltanto che mi dia la forza per togliermela di torno quanto prima, per lasciare il posto (ho molto bisogno di tempo libero) non alle occupazioni pedagogiche, ma alle altre che mi attirano di più. Non è che non ami le occupazioni pedagogiche, ma voglio fare un o sforzo per tralasciarle un po’.

[Le lettere di Lev Nikolaevič Tolstoj. 1845 – 1875, volume primo, traduzione di Lubomir Radoyce, Milano, Longanesi 1977, p. 449 (lettera del 25 agosto 1875 a N. N. Strachov]

Una sola

venerdì 17 Giugno 2016

Leo Longanesi, Parliamo all'elefante, Milano, Longanesi

«La storia ricorda una sola rivoluzione veramente radicale: il diluvio universale» (Ibsen).

[Leo Longanesi, Parliamo dell’elefante, Milano, Longanesi 2005, p. 186]

Ribelli, borghesi e bolscevichi

venerdì 10 Giugno 2016

Leo Longanesi, Parliamo all'elefante, Milano, Longanesi

Si credono ribelli perché non pagano il biglietto del tranvai al fattorino. Il fattorino ruba nel dare il resto della moneta perché si sente bolscevico. Il controllore maltratta i passeggeri perché sono odiati borghesi; gli odiati borghesi spingono e schiacciano i piedi ai loro simili perché si sentono vittime di una società infame, e così via.

[Leo Longanesi, Parliamo dell’elefante, Milano, Longanesi 2005, p. 59]

Gita in montagna

martedì 2 Febbraio 2016

kafka longanesi n

«Io non so», gridai con voce afona, «certo non so. Se non viene nessuno, ebbene, allora non venga nessuno. Io non ho fatto del male a nessuno, nessuno ha fatto male a me, però nessuno mi vuole aiutare. Proprio nessuno. Eppure non è così. Soltanto, che nessuno mi aiuti, altrimenti, tanti nessuno, che bella cosa! Sarei molto contento, e perché no? di fare una gita con una compagnia di tanti nessuno. In montagna, si capisce, dove altrimenti? Come questi nessuno si affollano, tutte queste braccia tese oblique o intrecciate a braccetto, tutti questi piedi, separati da passi brevissimi! Si capisce che tutti indossano la marsina! Andiamo così, lalà, il vento passa nei vuoti che lasciamo formare nelle nostre file. Il collo si sente libero in montagna! È un miracolo se non cantiamo.»

[Franz Kafka, I racconti, traduzione di Henry Furst, Milano, Longanesi 1965, p. 51]