venerdì 7 Marzo 2014
Di che libro-romanzo, di che Guerra e pace possiamo parlare quando tutti i giorni, ogni mattino, prendendo in mano il giornale, voltiamo realmente una nuova pagina di quel meraviglioso romanzo il cui nome è la nostra contemporaneità? I personaggi di questo romanzo, i suoi scrittori e i suoi lettori siamo noi stessi.
[Sergej Tretjakov, Il nuovo Lev Tolstoj, in Literatura fakta, ed. or. Moskva, Federacija 1929, ora Moskva, Sacharov, 2000, p. 33]
giovedì 24 Ottobre 2013
Ogni opera si scrive una volta sola, e tutte le opere grandi, come «Le anime morte», «Guerra e pace», «I fratelli Karamazov», sono state tutte scritte male, non come si scriveva prima. Sono state scritte con degli obiettivi diversi rispetto agli obiettivi che si erano dati gli scrittori precedenti. Questi obiettivi, da tempo, sono svaniti, e sono morte le persone che si sono impegnate per realizzarli, e queste opere ci sono ancora, e quel che era motivo di lamentela per i contemporanei, quel che condannava, per esempio, la «Divina commedia» di Dante o i «Demoni» di Dostoevskij, è diventato parte di un’opera letteraria che la gente legge senza preoccuparsi affatto delle condizioni in cui quest’opera è stata scritta.
[Viktor Šklovskij, Dello scrittore e della produzione, in Literatura fakta, Moskva, Zacharov 2000 (ed. or. 1929), p. ]
mercoledì 23 Ottobre 2013
Nei romanzi prerivoluzionari lo schema era il seguente: un uomo di umili origini si comportava come un eroe. Saltava poi fuori che era figlio di genitori nobili, e che buon sangue non mente.
Nei romanzi postrivoluzionari lo schema ha cambiato segno. Nella letteratura per l’infanzia, è di questo tipo: un figlio di genitori nobili si comporta in modo straordinariamente eroico; salta poi fuori che era un trovatello di umili origini. Di esempi del genere è piena la letteratura per l’infanzia meno avvertita.
[Viktor Šklovskij, Il delitto dell’epigono, da Literatura fakta, Moskva 1929, ora in Literatura fakta, Moskva, Zacharova 2000, p. 136-137]