giovedì 16 Maggio 2019
E una cosa bellissima, per me, di questi tre signori, poi ognuno nelle cose ci trova quel che gli pare, e per me, una cosa bellissima è il fatto che questi signori, il matto di Gogol’, quello di Dostoevskij e quello di Tolstoj non contano niente, non hanno nessuna influenza e ogni tanto è un sollievo, avere a che fare con della gente del genere.
martedì 5 Aprile 2011
Per quanto gli uomini si sforzassero, radunandosi a centinaia di migliaia in un posto piccolo, deturpando quella terra sulla quale si eran stretti, per quanto soffocassero la terra di pietre perché niente, in lei, nascesse, per quanto estirpassero ogni erba che spuntava, per quanto esalassero fumo di pietra, di carbone e di nafta, per quanto tagliassero gli alberi e cacciassero tutti gli animali e gli uccelli, la primavera era primavera anche in città.
[Lev N. Tolstoj, Resurrezione, grazie a Linda K]
venerdì 28 Gennaio 2011
Tolstoj usava sempre dire a Čechov che il suo teatro non valeva nulla. Le sue commedie erano amorali. Non offrivano mai una soluzione ai più alti problemi dell’esistenza. I suoi ero i non facevano mai altro che andare da un divano a un ripostiglio e da un ripostiglio a un divano. I suoi racconti invece li trovava stupendi.
[Anton Čechov, Vita attraverso le lettere. Profilio biografio e scelta a cura di Natalia Ginzburg, traduzione di Giliola Venturi e Clara Coïsson, Torino, Einaudi 1989, p. XLIX]
sabato 2 Maggio 2009
In carcere sei un po’ solo?
Più che solo in isolamento: fra la caserma della polizia a Milano e le celle di isolamento di Cuneo mi sono fatto tre mesi senza vedere nessuno che non fossero le guardie. Ma era l’inizio e dopo dieci anni di clandestinità potevo persino prenderlo come una tregua: mi sono letto due volte di fila Guerra e pace. Mille e settecento pagine di Tolstoj riempiono di gente una cella di isolamento per ben più di tre mesi.
[Mario Moretti, Brigate Rosse, Una storia italiana, intervista di Carla Mosca e Rossana Rossanda, Milano, Mondadori 2007, p. 234]