Un po’ di cose
Con Margherita Schirmacher a Modena, a parlare di un po’ di cose: Clic
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Tra le migliaia / di coloro che sono conosciuti / o aspirano a farsi conoscere / come poeti, / forse uno o due / sono poeti autentici / gli altri sono finti, / gente che bazzica i sacri recinti / cercando di darla a bere. / Non c’è bisogno che vi dica / che io sono uno di quelli finti / e questa è la mia storia.
[Leonard Cohen, Il libro del desiderio, traduzione di Livia Brambilla e Umberto Fiori, Milano, Mondadori 2008, p. 89]
Penso spesso a te
mentre sto qui sdraiato solo nella
mia camera con la bocca
aperta e il telecomando
sperduto in qualche angolo del letto.
[Leonard Cohen, Il libro del desiderio, traduzione di Livia Brambilla e Umberto Fiori, Milano, Mondadori 2008, p. 115]
Tu vattene per la tua strada
che io andrò per la tua strada.
[Leonard Cohen, La più dolce canzoncina, in Il libro del desiderio, traduzione di Livia Brambilla e Umberto Fiori, Milano, Mondadori 2008, p. 131]
C’è questa parola inglese, Loser, che un mio amico che è bravo dice che secondo lui si deve tradurre Sfigato, e l’altro giorno, quando ho visto il film Blue Jasmin, son stato contento che quando dicevano Loser nella traduzione traducevan Sfigato, nei sottotitoli, e allora però il libro di Leonard Cohen che si intitola Beautiful Losers, in italiano si dovrebbe intitolare Begli sfigati, se non sbaglio.