Noooo

domenica 19 Giugno 2016

le parole senza le cose copertina (immagine di Manfredi Ciminale)

E mi era venuto in mente che essere un uomo del mio tempo significava, tra le altre cose, avere per tutta la vita dentro la testa una voce che diceva «Noooo, non esiste sporco impossibile».

Il mio numero di telefono

giovedì 16 Giugno 2016

le parole senza le cose copertina (immagine di Manfredi Ciminale)

Oppure, una volta, era nevicato molto, e io, in casa mia, era mancata la luce, e io, quel mattino lì che mi ero trovato senza luce dovevo partire per Torino e ero partito ero stato due giorni a Torino che non sapevo se, quando sarei tornato, ci sarebbe stata la luce oppure no che era una cosa che mi piaceva era come un’avventura, che quei due giorni continuamente pensavo “Ma ci sarà la luce, quando torno?”, e la casa senza luce mi sembrava una cosa da austerity, da crisi energetica della mia infanzia, da domeniche senza le macchine, che era, quelle lì, l’austerity e le domeniche senza le macchine, la cosa che, nella mia infanzia, aveva assomigliato di più a un’avventura, la cosa più vicina alla guerra che avevo visto prima di diventar grande, che poi da grande, a ventitré anni, avevo abitato per un po’ in Iraq la guerra l’avevo vista davvero ma questo non c’entra, quella volta lì, quando era nevicato, prima di partire avevo chiamato l’Enel per capire cos’era successo e m’aveva risposto una voce registrata e mi aveva chiesto il numero di telefono dell’appartamento in cui era mancata la luce, e io non avevo il telefono fisso, avevo la connessione internet ma non avevo il telefono fisso e allora avevo chiamato la Fastweb per chiedere che numero di telefono era collegato alla mia connessione internet e mi aveva risposto una voce registrata che mi aveva chiesto il mio numero di telefono cioè io, avevo scoperto, che eran degli anni che non avevo un telefono, io avevo ancora un numero di telefono anche senza telefono, però non lo sapevo e non riuscivo neanche a recuperarlo.

Vediamo

domenica 12 Giugno 2016

le parole senza le cose copertina (immagine di Manfredi Ciminale)

Secondo me era un periodo Pardon, o un periodo Excusez moi, cioè un periodo che io, la nota dominante di quel periodo lì, per me, era l’imbarazzo di essere al mondo, che tutti i ragionamenti, nella mia testa, finivano con un finale che era poi sempre quello, lo stesso finale di quando la Battaglia, che aveva undici anni, mi aveva detto che al suo matrimonio io avrei dovuto ballare con lei, che io mi ricordo avevo messo di traverso le spalle avevo pensato “Adesso poi dopo vediamo”.

Bonacini

venerdì 10 Giugno 2016

le parole senza le cose copertina (immagine di Manfredi Ciminale)

[Oggi son stato in libreria, ho visto che è uscito un libro, che si intitola Le parole senza le cose ma si potrebbe intitolare Le avventure di Bonacini, anche (o, anche: Se c’è un viale, è del tramonto)]

Quella ragazza che ha l’avventura di essser mia figlia, e che chiamiamo convenzionalmente la Battaglia, c’è una donna che ha l’avventura di esser sua mamma, e che chiameremo convenzionalmente Togliatti e io, che ho l’avventura di esser suo babbo, della Battaglia, e che mi dovrei chiamare anch’io convenzionalmente in un qualche modo che non so, chiamiamomi Bonacini, ecco, una volta, la Battaglia, Togliatti e io, Bonacini, ci eravamo trovati a parlare di quando eravamo a Parigi che Togliatti diceva che lei, la Battaglia, l’unica parola che sapeva, in francese, era «Pardon», e diceva continuamente «Pardon», e lei, la Battaglia, ci aveva detto che adesso ne aveva imparata anche un’altra.
«Quale?», le avevamo chiesto noi.
«Excusez-moi», ci aveva detto lei.
E comunque io, lo dico per inciso, non l’avrei mai pensato, di avere una famiglia.

Un’epigrafe

martedì 31 Maggio 2016

le parole senza le cose copertina (immagine di Manfredi Ciminale)

Avere in comune il presente è un legame più forte che avere in comune un modo di pensare.

Joseph Roth

Le parole senza le cose

sabato 23 Aprile 2016

le parole senza le cose copertina (immagine di Manfredi Ciminale)

[Esce in giugno per Laterza, cliccare per ingrandire (l’immagine è di Manfredi Ciminale)]

Capitolo sei

mercoledì 13 Aprile 2016

E mi era venuto in mente che essere un uomo del mio tempo significava, tra le altre cose, avere per tutta la vita dentro la testa una voce che diceva «Noooo, non esiste sporco impossibile».

[Da Le parole senza le cose, esce in giugno per Laterza]

Fuorilegge

lunedì 11 Aprile 2016

E allora, tre anni prima, avevo una sicurezza, in me, che adesso, tre anni dopo, non ce l’avevo più minimamente, che eran solo tre anni ma eran stati tre anni che si vede che era successa un sacco di roba per esempio io avevo praticamente ricominciato a star con Togliatti e mi ero accorto che io, la pratica di scrivere, per me, nella mia testa, era sempre stata una pratica un po’ da fuorilegge ma che son fuorilegge perché è la legge, che è sbagliata, non son mica loro, da anticonformisti che si oppongono alle masse ma han ragione loro, altro che le masse, e io, dentro questo ritratto eroico che un po’ mi facevo di me, in questi tre anni che tra le altre cose avevo ritrovato uno specie di famiglia con Togliatti e con la Battaglia, mi ero accorto che io, avere una famiglia con Togliatti e con la Battaglia era una cosa che mi rovinava un po’ l’autoritratto mio di ribelle irriducibile che mi piaceva così tanto, peccato.

[Da Le parole senza le cose, esce in giugno per Laterza]

Come siamo

domenica 21 Febbraio 2016

Ramón Gómez de la Serna, Mille e una greguería

Nell’elenco del telefono siamo tutti esseri microscopici.

[Ramón Gómez de la Serna, Mille e una greguería, a cura di Danilo Manera, Roma, Biblioteca del vascello 1993, p. 85]

Per chi non ha mai visto i floppy disk

mercoledì 17 Febbraio 2016

Mi ha detto un mio amico che i floppy disk, l’unico posto dove ce ne sono ancora, sono le micro-icone che bisogna cliccarci sopra per salvare i file dei programmi di scrittura; che se le si fa vedere a un bambino che non ha mai visto i floppy disk, quelle icone lì, chissà cosa pensa che sono, adesso quando vedo la Battaglia provo a chiederglielo.