martedì 7 Luglio 2009
Dolente di dover dissentire da Sergio Romano, ma parrebbe opportuno ripristinare la pena del lavoro forzato – naturalmente in termini umani ma pur sempre faticosi – per codesti facinorosi. La Costituzione non lo vieta, giacchè il lavoro, quando pure forzato, obbliga a meditare sulla propria sorte e ha effetti rieducativi.
[Commento (firmato macchiapam) sull’edizione on line del Corriere della sera a proposito degli arresti degli studenti di questi giorni]
giovedì 27 Novembre 2008
Mi viene in mente un po’ di tempo fa, in Abruzzo credo, c’era un consigliere regionale che ha promosso una campagna regionale che aveva questo slogan: Il lavoro rende liberi. Il depliant che pubblicizzava questa campagna aveva una nota del consigliere che diceva Non è una frase mia, non mi ricordo dove l’ho sentita, l’ho sentita da qualche parte e mi è piaciuta moltissimo e credo che sia proprio d’attualità.
Dopo quando gli han fatto notare che era la frase che era scritta sui cancelli di Auschwitz, lui ha detto Ah, ecco, dove l’avevo sentita. E comunque si è rifiutato di chiedere scusa perché secondo lui, quella frase lì, al di là del fatto di Auschwitz, secondo lui era proprio una bella frase.