I miserabili

martedì 2 Febbraio 2021

In un articolo sulla visita di una delegazione kirghisa a Pietroburgo vengono citate, senza il permesso del ministro di Corte, alcune parole dello zar. Responsabile della scorrettezza è il caporedattore (Dostoevskij): 25 rubli di ammenda, 48 ore di arresto, che Dostoevskij passa leggendo I miserabili di Victor Hugo.

[Fausto Malcovati, Introduzione a Dostoevskij, Roma-Bari, Laterza 1992, p. 105]

Quanti dollari costare

lunedì 29 Giugno 2020

Prima classe, il passeggero / è un miliardario forestiero / Italia bella, io comperare / quanti dollari costare? / ma il ferroviere pronto e cortese / Noi non vendiamo il nostro paese.

[Gianni Rodari, in Vanessa Roghi, Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari, Bari-Roma, Laterza 2020, p.68]

Io sono

martedì 23 Giugno 2020

Ogni uomo è stato un bambino – pensate – un bel bambino. / Ora ha i baffi, la barba, / il naso rosso, si sgarba / per nulla… Ed era grazioso / ridente arioso / come una nube nel cielo turchino. / Ogni uomo è stato un monello / – pensate – un libero uccello / tra alberi case calori. / Ora è solo un signore / fra tanti signori, / e non vola, / e non bigia la scuola. / Sa tutto e si consola / con una vecchia parola: ‘Io sono’. / Chi è? / Ditelo voi, bambini ignari / che camminate con un sol piede sui binari, / che scrivete ‘abbasso tutti / gli uomini brutti’ / col gesso e col carbone / sul muro del cantone. / Ditelo voi, bambini. Egli è… / un gallo chioccio che fa coccodè.

[Alfonso Gatto in Vanessa Roghi, Lezione di Fantastica. Storia di Gianni Rodari, Bari-Roma, Laterza 2020, pp. 40-41]

I fumetti e i libri

sabato 13 Giugno 2020

Ogni tanto si sente parlare di proibire questo o quel fumetto: non sarebbe più utile proibire agli insegnanti di far odiare i libri, trasformandoli in strumenti di tortura anziché di scoperta?

[Gianni Rodari, in Vanessa Roghi, Lezioni di fantastica. Storia di Gianni Rodari, Bari-Roma, Laterza 2020, pp. 3-4]

Venticinque anni

giovedì 17 Ottobre 2019


– Venticinque anni: ecco la durata di qualsiasi verità! – proclamava Burljuk.

[Benedikt Livšic, L’Arciere dall’occhio e mezzo. Autobiografia del futurismo russo, a cura di Giorgio Kraiski, Bari, Laterza 1968, p. 49]

Purtroppo

mercoledì 24 Gennaio 2018


Ci sono tre regole per scrivere un romanzo.
Purtroppo, nessuno sa quali siano.

William Somerset Maugham

[In epigrafe a Enrico Franceschini, Vivere per scrivere, Bari-Roma, Laterza 2018]

Diceva Gogol’

giovedì 11 Gennaio 2018

Diceva Gogol’: «Gli attori sanno troppo bene la parte. Devono imparare a dimenticarla».

[Gerardo Guerrieri, Introduzione a Konstantin S. Stanislavskij, Il lavoro dell’attore su se stesso, Bari, Laterza 2007, p. XVII]

Un mistero d’oriente

martedì 19 Dicembre 2017

Un mistero che colpisce quando si è a Pietroburgo è che a volte ci sono delle zone di Pietroburgo che sembra di essere a Mosca. Questo è un fatto strano perché fra Mosca e Pietroburgo ci sono settecento chilometri.

[Daniele Benati, Paolo Nori, Baltica 9. Guida ai misteri d’oriente, Roma – Bari, Laterza 2008, p. 88]

Di lavoro in questo campo

giovedì 6 Ottobre 2016

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Di lavoro, in questo campo, sant’Antonio ne trovò parecchio. A Padova quasi resuscitò una donna colpita mortalmente da un marito, soldato e geloso, che tosto se ne pentì. A Ferrara liberò un nobiluomo che era ossessionato dall’idea di non essere il vero padre del proprio figlio neonato e che, per questo motivo, minacciava quotidianamente moglie e prole. Antonio concesse astutamente e miracolosamente la parola al bambino che, con espressione seria e solenne, indicò il nobiluomo e disse: «Quegli è mio padre». A Torino salvò ripetutamente una donna dai tentativi di omicidio da pearte del consorte ‘furiosamente geloso’. A Viterbo rese il petto di una moglie duro come il bronzo: su di esso si piegò la lama del marito assassino che, illuminato dal miracolo, la depose sull’altare della chiesa vicina. Ancora più drammatico fu il suo intervento a Serpa, in Portogallo, dove una donna si era ormai messa il cappio al collo, decisa a farla finita per le continue brutalità del marito. Sant’Antonio a quel tempo era giù defunto, ma tanto si dispiacque che si materializzò insieme a san Francesco e ricondusse il marito alla ragione, minacciandolo che – in caso contrario – sarebbe morto entro tre giorni e sarebbe stato trascinato dai demoni nelle profondità degli inferi.

[Marco Cavina, Nozze di sangue. Storie della violenza coniugale, Laterza, Roma-Bari 2011, p. VIII]

Le parole senza le cose

sabato 23 Aprile 2016

le parole senza le cose copertina (immagine di Manfredi Ciminale)

[Esce in giugno per Laterza, cliccare per ingrandire (l’immagine è di Manfredi Ciminale)]