mercoledì 26 Gennaio 2022

Allora una donna che stava dietro di me, con delle labbra blu e che, naturalmente, non aveva mai sentito il mio nome, si è riscossa dal torpore che ci avvolgeva tutti e mi ha chiesto in un orecchio (lì sussurravano tutti):
«Ma lei questo lo può descrivere?»
E io ho detto:
«Posso».
Allora una cosa che sembrava un sorriso è scivolato lungo quello che una volta doveva esser stato il suo viso.
Anna Achmatova
[Domani, 27 gennaio, alle 19, sul mio profilo Instagram, La zona, discorso su Auschwitz e Birkenau]
lunedì 24 Gennaio 2022

Birkenau è un posto dove si ribaltano le gerarchie, che quello che conta di più, a Birkenau, è quello che nel mondo di fuori vale meno, non i tesori degli ebrei, ma delle bottiglie con dentro dei fogli di quaderno con gli appunti degli ultimi della terra.

mercoledì 23 Gennaio 2019

Che voi, mi rendo conto, potreste chiedermi «Ma cos’è, di preciso, questa zona, che non si capisce molto bene?!, e io potrei rispondervi che non si sa bene, o meglio che io, non lo so bene, che posso dire soltanto che, dopo che ho letto il romanzo dei fratelli Strugackij, la Zona per me sono stati i campi di lavoro sovietici descritti da Sergei Dovlatov nel suo romanzo Regime speciale, che nell’originale si intitola Zona, così si chiamavano, in gergo, i lager controllati dall’esercito; dopo che ho letto questo romanzo la Zona per me è stata il campo di concentramento di Birkenau quando mi han raccontato che a Birkenau, dopo la fine della Seconda guerra mondiale, dei civili entravano abusivamente nel campo e scavavano delle buche per cercare i tesori sepolti degli ebrei, e trovavano invece delle bottiglie con dentro delle testimonianze di quelli che erano morti, i cosiddetti rotoli di Auschwitz; e dopo che ho letto il romanzo dei fratelli Strugackij le zone sono, nella mia testa, i cosiddetti centri di identificazione e espulsione che sono dei posti che quando ci penso mi viene in mente una targa che c’è in stazione a Pistoia, targa che ricorda la seconda guerra mondiale e in cui quelli che l’hanno scritta auspicano che il mondo, dopo il sacrificio della seconda guerra mondiale, sia un mondo senza fili spinati.

domenica 28 Febbraio 2016
Domenica 28 febbraio,
a Bologna,
al Museo internazionale
e biblioteca dalla musica,
in strada Maggiore, 34,
alle 18 e 30,
La zona,
con Carlo Boccadoro
al pianoforte

martedì 16 Dicembre 2014

Oggi, 16 dicembre, succederanno, per lo meno, due cose strane, che faccio un’intervista a Radio Padania (alle 15 e 15, vedi qui di fianco) e che esce un cd che ho fatto insieme a Carlo Boccadoro, per la casa discografica a simple lunch, e c’è dentro un discorso su Birkenau che ho fatto, nell’aprile del 2014, a Cracovia e che abbiamo poi registrato a Bologna qualche mese dopo con Carlo Boccadoro al pianoforte e si può comprare (credo costi 10 euro) in alcune librerie (la modo infoshop e la Coop Ambasciatori di Bologna sicuramente, credo, che scrivere sicuramente credo è un po’ strano ma mi sembra che sia così) oppure si può comprare direttamente nel sito della casa editrice, cioè qua: Clic e che contiene dei pezzetti come questo pezzetto qua:
un gruppetto di ragazzi un giorno mi han preso da parte mi han detto “Ascolti, noi abbiam sentito, ieri, quel discorso che ha fatto, ci è anche piaciuto, solo che, volevamo chiederle, ma cosa c’entra?”, e io li ho guardati, ho allargato le braccia, gli ho risposto “Non lo so”

venerdì 9 Maggio 2014
Giovedì 29 gennaio,
a Santa Croce sull’Arno (Pisa),
al Centro Polivalente
di Villa Pacchiani,
alle 21.15,
la Zona,
discorso su Birkenau.
domenica 6 Aprile 2014
Buongiorno, si sente?
Grazie. Continua a leggere »
mercoledì 2 Aprile 2014
Mercoledì 2 aprile
a Cracovia,
al centro conferenze Gose,
dentro la manifestazione
Un treno per Auschwitz,
organizzata dalla Fondazione Fossoli,
leggo un discorso
che si dovrebbe chiamare
La zona