Quella vera
Mi immagino che il titolo del libro di Emmanuel Carrère La vita come un romanzo russo (tr. it. di Margherita Botto, Torino, Einaudi 2009, pp. 276), sia un titolo redazionale, dovuto al fatto che il titolo originale (Un roman russe) tradotto alla lettera sarebbe stato quasi identico al titolo di un libro relativamente recente di Alessandro Barbero, Romanzo russo, uscito per Mondadori nel 1998. Bellissimo titolo, La vita come un romanzo russo, anche se in contraddizione con quanto scrive Carrère a pagina 269: «Se scrivessi un romanzo, avrei fatto in modo di chiudere il cerchio /…/ ma non scrivo un romanzo». È una cosa forse un po’ strana, intitolare un libro Un roman russe e dopo 269 delle 276 pagine che lo compongono dichiarare che non si tratta di un romanzo, e viene da chiedersi prima di tutto se il libro di Carrère sia o non sia un romanzo. La questione, che rimanda alla questione Cos’è oggi un romanzo, può sembrare puramente formale, nominalistica, verrebbe da dire, eppure credo che tutti quelli che si occupano di letteratura, che ragionano intorno alla letteratura, che hanno la mania, in un certo senso, della letteratura, ci abbiano pensato, una volta o l’altra, io perlomeno ci ho pensato, e mi è venuto da chiedermi quale sia, oggi, per me, il romanzo, il vero romanzo, l’archetipo del romanzo, il romanzo al quale penso quando penso alla parola romanzo, e mi è venuto da rispondermi che quel romanzo lì è Guerra e pace, di Lev Tolstoj. E mi è tornato in mente di aver letto da qualche parte che quando Guerra e pace uscì, a metà ottocento, la critica principale che mossero a quel romanzo lì di Tolstoj, cioè a quello che a me, oggi, sembra il romanzo più romanzo che si possa immaginare, fu che non era un romanzo, perché mescolava e faceva incontrare personaggi realmente esistiti, come Kutuzov e Napoleone, con personaggi inventati, come Pierre Bezuchov e il principe Andrej. Allora mi sono detto che forse, anzi, probabilmente, i romanzi di oggi, i veri romanzi contemporanei, anche loro, come Guerra e pace a suo tempo, oggi non sembrano romanzi, sembrano piuttosto non romanzi, e il romanzo di Carrère sembra talmente un non romanzo che io sono quasi sicuro che sia un vero romanzo. Continua a leggere »