Cosa c’è?
Uno era un terrorista prigioniero nella fortezza di Pietro e Paolo. Tutta la prigione ne attendeva la condanna a morte.
D’un tratto dalla sua cella una risata ampia, fragorosa. Una risata di pancia.
Una risata prima dell’impiccagione è più spaventosa dei singhiozzi.
Qualcuno aveva dato l’allarme: sembrava che la pazzia avesse preceduto la morte.
E alla domanda: “Cosa c’è?” Aveva risposto:” Sto leggendo Gogol, La notte prima di Natale. Dove si parla del fabbro Vakula. Da morir dal ridere…”
[Dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione, questo matto è di Nicoletta Bianconi]