Delle volte

domenica 19 Gennaio 2025

 

Ma così, delle volte, quando torno a casa, la sera, prima d’infilare la chiave, suono, drin, drin, – non risponde mai nessuno

Le candele

domenica 30 Luglio 2023

E io mi son fatto convincere, avrò sbagliato, però il suo discorso «Questa è una guerra», diceva, «che è lontana e vicina e non si sa come andrà a finire, perché ci sono degli interessi, lì, di tutto il mondo, e noi siamo quelli che son messi peggio, noi non abbiamo le materie prime, gas, petrolio, carbone, non abbiamo niente, noi dipendiamo tutto dall’estero, quando gli altri hanno il raffreddore, noi abbiamo la polmonite, che io, anche senza guerra, tutta ‘sta roba che arriva da lontano, che corre nei tubi per centinaia, per migliaia di chilometri, perché non ci si pensa, ma se ci pensi, anche adesso, che parliamo, lei corre, lei corre sempre, attraversa nazioni, passa i fiumi, le foreste, i deserti, passa i mari, in questi tubi, è pieno di tubi il mondo ormai, e se quelli laggiù un giorno gli prende il matto e chiudono il rubinetto, ma anche se non chiudono, basta una bomba, salta in aria tutto, e noi dopo come facciamo ‘st’inverno a riscaldarci? Ma poi la notte mancherà la luce non ci vedremo, perché anche per la luce ci vuole il petrolio, andremo tentoni, sbatteremo contro i muri, e io, tu fai quello che vuoi, io mi sono già comprato due o tre case di candele». «Cos’hai comprato?» «Le candele, come no, almeno per vedere, vuoi stare al buio? che i Faiantéin ne hanno, però se non ti sbrighi».

[Inizio della poesia Le candele, in Raffaello Balini, La nàiva Furistír Ciacri, Torino, Einaudi 2000, pp. 301-2]

Il tempo

mercoledì 31 Maggio 2023

Metti che venga la fine del mondo, domani, dopodomani, e moriamo tutti, metti che la terra s’infradici, si sbricioli, che si riduca un polverone, che si perda nell’aria, e la luna lo stesso, si spenga il sole, le stelle, viene un buio, non c’è più niente, e in tutto quel buio il tempo andrà ancora avanti? da solo? e dove andrà?

[Raffaello Baldini, La nàiva Furistír Ciacri, Torino, Einaudi 2000, p. 150]

All’inferno

sabato 15 Aprile 2023

Ventitre anni, carina, innamorata, ma i suoi non volevano, suo padre delle scenate, per settimane, mesi, una guerra, lei sempre più innamorata e l’altra sera, è andata a letto presto, si è chiusa in camera, e la mattina non si è svegliata più. Che uccidersi non va bene, non si può, però ‘sta bambina, adesso, come farà il signore, a mandarla all’inferno?

[Sto scrivendo una cosa su Raffaello Baldini questa poesia si inttiola 1948, viene da La nàiva Furistir Ciacri, Torino, Einaudi 2000, pp. 252]

La camera cieca

venerdì 1 Novembre 2019

Che poi mi succede di rado, e non sente nessuno, nella camera cieca, di sotto, tra i panni sporchi, chiudo la porta, e urlo. Dopo sto meglio.

[Raffaello Baldini, La nàiva, Furistìr, Ciacri, Torino, Einaudi 2000, p. 177]

1948

domenica 26 Marzo 2017

Raffaello Baldini, La nàiva furistír ciacri

Ventitre anni, carina, innamorata, ma i suoi non volevano, suo padre delle scenate, per settimane, mesi, una guerra, lei sempre più innamorata e l’altra sera, è andata a letto presto, si è chiusa in camera, e la mattina non si è svegliata più. Che uccidersi non va bene, non si può, però ‘sta bambina, adesso, come farà il signore, a mandarla all’inferno?

[Raffaello Baldini, 1948, in Raffaello Baldini, La nàiva Furistir Ciacri, Torino, Einaudi 2000, pp. 252]

In treno

domenica 6 Dicembre 2015

Raffaello Baldini, La nàiva furistír ciacri

Eravamo amici, insomma quasi amici, avevamo studiato insieme a Rimini, lei faceva le magistrali, non proprio insieme, io facevo l’Istituto e poi a Bologna all’università, su e giù in treno, c’incontravamo spesso, chiacchieravamo, ci prestavamo i libri, m’ha prestato un giallo che aveva un titolo strano, Con te, ma bello, il più bel giallo che ho letto, poi parlavamo di film, a lei era piaciuto Kramer contro Kramer, anche a me, ma a me era piaciuto molto Il grande freddo, «Vallo a vedere», e dopo mi ha detto «Bello, avevi ragione», «E beh, gli americani sono bravi, hai visto Blade Runner? quello davvero è un capolavoro», ecco, dei discorsi così, e quella sera tornavamo da Bologna, eravamo partiti alle otto, era già notte, avevamo trovato uno scompartimento vuoto, proprio al centro, «Domenica a Ravenna c’è Vasco Rossi, lo conosci? uno un po’ matto», «Lo vai a sentire?» «E tu?» e in quel momento, tac, è mancata la luce, non si vedeva più niente, le ho chiesto «Hai paura?», e lei: «E tu?» abbiamo riso piano, siamo stati zitti un po’, poi non so neanch’io com’è successo, è stato anche il suo profumo, sottile, ma mi entrava dentro, l’ho cercata con una mano, un braccio, la spalla, piano, senza stringere, i capelli, quanti capelli, poi intorno al collo, poi l’ho baciata, e lei m’ha baciato anche lei, e stavamo lì, non sapevamo cosa dire, poi le ho baciato gli occhi, teneri, quasi dolci, sempre senza dir niente, poi un altro bacio, lungo, stavamo zitti, secondo me, anche dalla meraviglia, non ce l’aspettavamo d’innamorarci di colpo quel mercoledì sera, al buio, in treno, un po’ prima di Forlimpopoli.

[Raffaello Baldini, in Treno, in Raffaello Baldini, La nàiva Furistir Ciacri, Torino, Einaudi 2000, pp. 317-318]

Raffaello Baldini

martedì 24 Novembre 2015

Raffaello Baldini, La nàiva furistír ciacri

Quinta e ultima parte della lettura integrale di La nàiva Furistir Ciacri, di Raffaello Baldini: Clic

23 novembre – Bologna

lunedì 23 Novembre 2015

Lunedì 23 novembre,
a Bologna,
alla libreria Modo infoshop,
in via Mascarella 24/b,
alle 19,
quinta parte (di cinque)
della lettura integrale di
Naiva, Furistir, Ciacri,
di Raffaello Baldini

Raffaello Baldini

martedì 10 Novembre 2015

Raffaello Baldini, La nàiva furistír ciacri

Quarta parte della lettura integrale di La nàiva Furistir Ciacri, di Raffaello Baldini: Clic