Piccola bibliografia per il viaggio a Mosca

giovedì 14 Giugno 2018

Questa è la piccola bibliografia consigliata per chi viene a Mosca a luglio (questo viaggio qui clic):
Anatolij Mariengof, Romanzo senza bugie (e/o);
Michail Bulgakov, Memorie di un giovane medico (Marcos y Marcos);
Michail Bulgakov, Cuore di cane e Uova fatali (Feltrinelli);
Michail Bulgakov, Il maestro e Margherita (Bur, traduzione di Milly de Monticelli);
Anton Čechov, La steppa (Quodlibet);
Maksim Gor’kij, Storia di un uomo inutile (UTET);
Vladislav Chodasevič, Necropoli (Adelphi);
Jurij Trifonov, La casa sul lungofiume;
Il’ja Il’f, Evgenij Petrov, Le dodici sedie;
Venedikt Erofeev, Mosca-Petuški. Poema ferroviario (Quodlibet);
Vladimir Archipov, Design del popolo. 220 invenzioni della Russia post-sovietica (ISBN);
Valentina Parisi, Guida alla Mosca ribelle (Voland);
Gian Piero Piretto, La vita privata degli oggetti sovietici (Sironi);
Fausto Malcovati, Il medico, la moglie, l’amante. Come Čechov cornificava la moglie medicina con l’amante letteratura (Marcos y Marcos);
Jurij Lotman, Conversazioni sulla cultura russa (Bompiani).

La grande Mosca 2018 dal 23 al 29 luglio

mercoledì 31 Gennaio 2018

La grande Mosca a piedi e in metropolitana
viaggio a Mosca
dal 23 al 29 Luglio 2018

Una canzone del cantante bolognese Dino Sarti si intitola Com’è la Russia e comincia così: «Sono stato un po’ dappertutto, a Bazzano, a Seul, a Monghidoro, a Teheran, a Beirut, persino a Rho, ma non ero mai stato in Russia; la cosa più divertente, per uno che va in Russia, – continua Dino Sarti, – è il ritorno dalla Russia, tutti chiedono, vogliono sapere. “Be’, allora, Dino, com’è la Russia?”». A questa domanda, che tutti quelli che son stati in Russia (e anche tutti quelli che ci andranno) si sono sentiti (e si sentiranno) fare, Dino Sarti risponde «La Russia è grande». Che è una cosa vera, e che vale anche per Mosca.
Così, se venite in viaggio con noi, quando vi chiederanno «Be’, allora, com’è Mosca?», se voi risponderete «Mosca è grande», direte una cosa vera: con più di 12 milioni di abitanti, Mosca è, come popolazione, la città più grande d’Europa ed è una città che io, per conto mio, ho trovato stupefacente fin dalla prima volta che ci sono stato, nell’aprile del 1991, e fin dal primo momento che ero lì, all’aeroporto Šermet’evo II, quando ho alzato gli occhi, mi è sembrato evidente, a guardare il cielo, che eravamo in un paese grande, e mi sono tornati in mente i versi di Velimir Chlebnikov che dicono: «Poco, mi serve. Una crosta di pane, un ditale di latte, e questo cielo, e queste nuvole».

Questo viaggio a Mosca, che va dal 23 luglio, lunedì, al ventinove luglio, domenica, noi gireremo questa metropoli a piedi e in metropolitana, che, io non ho visto tante metropolitane, quella di Londra, di Parigi, di San Pietroburgo, di Amsterdam e di Lisbona, oltre a quelle italiane, ma quella di Mosca, non c’è paragone. Continua a leggere »

La grande Mosca a piedi e in metropolitana

sabato 13 Gennaio 2018

Una canzone del cantante bolognese Dino Sarti si intitola Com’è la Russia e comincia così: «Sono stato un po’ dappertutto, a Bazzano, a Seul, a Monghidoro, a Teheran, a Beirut, persino a Rho, ma non ero mai stato in Russia; la cosa più divertente, per uno che va in Russia, – continua Dino Sarti, – è il ritorno dalla Russia, tutti chiedono, vogliono sapere. “Be’, allora, Dino, com’è la Russia?”». A questa domanda, che tutti quelli che son stati in Russia (e anche tutti quelli che ci andranno) si sono sentiti (e si sentiranno) fare, Dino Sarti risponde «La Russia è grande».
Che è una cosa vera, e che vale anche per Mosca.
Così, se venite in viaggio con noi, quando vi chiederanno «Be’, allora, com’è Mosca?», se voi risponderete «Mosca è grande», direte una cosa vera: con più di 12 milioni di abitanti, Mosca è, come popolazione, la città più grande d’Europa ed è una città che io, per conto mio, ho trovato stupefacente fin dalla prima volta che ci sono stato, nell’aprile del 1991, e fin dal primo momento che ero lì, all’aeroporto Šermet’evo II, quando ho alzato gli occhi, mi è sembrato evidente, a guardare il cielo, che eravamo in un paese grande, e mi sono tornati in mente i versi di Velimir Chlebnikov che dicono: «Poco, mi serve: una crosta di pane, un ditale di latte, e questo cielo, e queste nuvole».
Questo viaggio a Mosca, che va dal 23 luglio, lunedì, al 29 luglio, domenica, noi gireremo questa metropoli a piedi e in metropolitana, che, io non ho visto tante metropolitane, quella di Londra, di Parigi, di San Pietroburgo, di Amsterdam e di Lisbona, oltre a quelle italiane, ma quella di Mosca, non c’è paragone.
Tanto che una volta, in Italia, nel 2010, in settembre, su un treno regionale affollato, avevo sentito, senza volere, un signore che raccontava al suo dirimpettaio, che era probabilmente un suo collega, di esser stato in vacanza a Mosca, e di avere visto delle cose bellissime, come per esempio la metropolitana e, di fronte all’espressione interdetta del dirimpettaio si era sentito in dovere di dire «Ah ma, l’hanno fatta gli zar, eh?». Continua a leggere »