giovedì 9 Giugno 2011
è una strana consolazione sentirsi dire dieci volte al giorno State allegro, non occorre altro alla vostra malattia. Certo il rimedio è eccellente, ma il suggerirlo non è lo stesso che amministrarlo. Non pensano che State allegro significa Siete triste, e che nulla è meno allegro di questa idea
[Natalia Ginzburg, La famiglia Manzoni, cit., p. 46]
lunedì 10 Gennaio 2011
Vittoria aveva, a Pisa, molti amici, e aveva tante Louise e il babbo Gaetano. Ma la vista le era peggiorata ed era malandata in salute. Passava lunghi mesi a Montignoso.
Incontrava là, qualche volta, la madre di Bista, la signora Carolina. Era matta, da molti anni. Non aveva allevato i figli, li avevano allevati il nonno e il babbo. Da anni, viveva per conto suo, ora qui ora là, nelle varie case dei Giorgini. Era bigotta e viveva circondata da preti e monache. Non poteva soffrire Vittoria. Le diceva:
«E che cosa ti credi di essere perché sei figlia di Manzoni? Granche! Io non sono mai riuscita a capire se è o se non è conte! E allora? Che cosa ti parrebbe di essere se tu fossi figlia, come me, di un vero Conte? E del conte Paleologo, Gran Ciambellano del re di Prussia! E se tu fossi stata tenuta al Battesimo, come me, dalla Margravia del Brandeburgo? Altro che Manzoni o manzetti, cara mia!».
[Natalia Ginzburg, La famiglia Manzoni, cit., p. 307]
venerdì 7 Gennaio 2011
La famiglia Manzoni mi sembra un libro pieno di sorprese. Io che Massimo D’Azeglio aveva sposato la figlia di Manzoni, Giulietta, per esempio, non ci avrei mai pensato. Poi è tutto il giorno che, quando passo davanti alla camera della bambina di sei anni, guardo un coccodrillo e una balena, rossi, tutti e due, disegnati tutti e due su dei cartoncini briscola.
giovedì 6 Gennaio 2011
Manzoni tartagliava.
[Natalia Ginzburg, La famiglia Manzoni, Torino, Einaudi 1994, p. 86]