martedì 6 Agosto 2013

Fra l’altro, tutti noi eravamo attaccati alla superficie di una palla. Il pianeta era a forma di palla. Nessuno sapeva perché non ne cascassimo, anche se tutti fingevano di capirlo, più o meno.
La gente veramente furba aveva capito che la maniera migliore per arricchirsi era di possedere una parte della superficie alla quale la gente doveva stare attaccata.
[Kurt Vonnegut, La colazione dei campioni, traduzione di Attilio Veraldi, Milano, elèuthera 1198, p. 233]
giovedì 30 Agosto 2012

L’autista ricordò che il giorno prima era stato il Giorno dei Veterani.
«Uhm» fece Trout.
«Tu sei un veterano?» chiese l’autista.
«No» rispose Trout. «E tu?».
«No».
Nessuno dei due era un veterano.
[Kurt Vonnegut, La colazione dei campioni, traduzione di Attilio Veraldi, Milano, elèuthera 1998, p. 106]
martedì 21 Agosto 2012

Kilgore Trout una volta aveva scritto un racconto che era costituito da un dialogo tra due cellule di lievito. Le due discutevano dei possibili scopi della vita intanto che mangiavano zucchero e soffocavano nei propri escrementi. A causa della loro limitata intelligenza non sospettavano neppure che stavano fabbricando champagne.
[Kurt Vonnegut, La colazione dei campioni, traduzione dall’inglese di Attilio Veraldi, Milano, Elèuthera 1993, p. 203]