La mia malinconia

sabato 9 Ottobre 2010

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Ma nello stesso tempo, con la pseudonimia, Kierkegaard dà la parola a tutti i personaggi che sono in lui. Oggettiva anche i suoi diversi Io senza riconoscersi in nessuno, come Socrate, con le sue abili domande, oggettiva l’Io dei suoi interlocutori, senza riconoscersi in loro. Kierkegaard scrive: «La mia malinconia ha fatto sì che, per anni interi, non potessi dire “tu” a me stesso. Fra la malinconia e il “tu” si situava tutto un mondo di fantasia. L’ho esaurito in parte nei miei pseudonimi».

[Pierre Hadot, Esercizi spirituali e filosofia antica, traduzione di Angelica Taglia, Torino, Einaudi 2005, p. 92]

Nottali

giovedì 30 Ottobre 2008

Ogni tanto compro dei giornali. Non lo so perché. O quando sono di buonumore, o quando sono di malumore.
La cosa che non mi piace, dopo, quando li ho comprati, è che mi restano in casa. Dopo, per dei giorni, passando nella stanza dove li ho buttati, leggo dei titoli tipo: Cuore Bologna. Stasera la serie A in campo: al Dallara arriva la Juve.
I giornali, una cosa strana, che il giorno che li compri valgono un euro (il Resto del Carlino un euro e dieci), il giorno dopo non valgon più niente.
Kierkegaard, da qualche parte, scriveva che i giornalisti bisognava chiamarli notturni. E i giornali, probabilmente, allora, nottali.