Neanche
Sono nato in un piccolo paese dove saper giocare a calcio significava molto, in senso positivo. Tutti i giorni dopo pranzo noi ragazzi del quartiere, senza distinzioni di età, improvvisavamo una partita nello spiazzo vicino a casa mia che il tempo battezzò «il campetto della chiesa». Quel rito, senza eccezioni, iniziava con i due ragazzi più grandi che si giocavano il diritto di scegliere per primi al momento di formare le squadre. Io avevo solo dodici anni ma, generalmente, ero preferito ad altri amici che ne avevano quattordici e che per me erano irraggiungibili. Neanche quando fui convocato per giocare il mio primo Mondiale mi sentii importante come allora.
[Jorge Valdano, Le undici virtù del leader, traduzione di Pierpaolo Marchetti, MIilano, Isbn 2014, p. 15]