Un’intervista
1. Il protagonista del suo romanzo, Mattias, ha una specie di passione per quelli che arrivano secondi e, in particolare, forse perché è nato il 20 luglio del 1969, giorno dello sbarco sulla luna, per Buzz Aldrin, il secondo uomo a mettere piede sulla luna. Ecco, una volta, uno scrittore italiano che non mi era tanto simpatico, alla domanda “Qual è stata la più grande soddisfazione della sua carriera?” ha risposto: “Quando sono arrivato secondo al premio Campiello” (il premio Campiello è un premio letterario italiano importante ma non il più importante, forse il secondo). Da quel momento lì, quello scrittore, a me è diventato simpatico. Mi verrebbe da chiederle cosa c’è di così bello, nell’arrivare secondi, se non fosse che Mattias, o lei, rispondete nel libro: «Serve una forza di volontà immensa, e fortuna, e abilità per arrivare primi. Ma serve un cuore gigantesco per essere il numero due». Allora le chiedo se la stessa cosa vale anche, e in che misura, per quelli che arrivano terzi.
Penso ci sia qualcosa di molto umano nell’arrivare secondi, nel senso di perdere rispetto al vincitore oppure essere semplicemente un po’ in ritardo. La società di oggi tende ad accentrare la nostra attenzione sui vincitori, sulle celebrità, sui numeri uno e tendiamo a dimenticarci e a sottovalutare i numeri due. Dimentichiamo anche che ci vogliono molti numeri due per aiutare qualcuno a diventre un numero uno. Sono sempre stato affascinato dai numeri due nel mondo, da quelli che fanno tutto quel duro lavoro che in parte non gli verrà mai riconosciuto. Queste sono persone perlopiù invisibili. Per un breve periodo di tempo ho lavorato come netturbino su un camion della spazzatura. Svuotavamo i cassonetti dai rifiuti urbani della gente prima che si svegliasse e mi stupii che molti di loro non si rendevano affatto conto che ci fosse qualcuno che faceva proprio quel lavoro. Prima di rendersene conto la loro spazzatura era già semplicemente sparita. Le persone con cui ho lavorato in quell’occasione sono le migliori che io abbia mai conosciuto. Continua a leggere »