Una riga
Mi ricordo «Se calpesti anche una riga, non ti salvi dalla sfiga».
[Joe Braindard, Mi ricordo, traduzione di Thais Siciliano con la collaborazione di Susanna Basso, Torino, Lindau 2014, p. 129]
Mi ricordo «Se calpesti anche una riga, non ti salvi dalla sfiga».
[Joe Braindard, Mi ricordo, traduzione di Thais Siciliano con la collaborazione di Susanna Basso, Torino, Lindau 2014, p. 129]
Mi ricordo che dopo che qualcuno se n’era andato pensavo alle cose che avrei dovuto dire e non avevo detto.
[Joe Braindard, Mi ricordo, traduzione di Thais Siciliano con la collaborazione di Susanna Basso, Torino, Lindau 2014, p. 62]
Mi ricordo «È l’ora di ieri a quest’ora» quando qualcuno ti chiede che ore sono e tu non hai l’orologio.
Mi ricordo le mutande rosa quando a volte qualcosa di rosso lasciva giù il colore nel lavaggio.
Mi ricordo che Rock Hudson «sta ancora aspettando la ragazza giusta».
Mi ricordo la delusione quando scoprii il significato di «bastardo». Mi aspettavo ben di peggio.
Mi ricordo i tappi bianchi del lavandino appesi alle catenelle.
[Joe Braindard, Mi ricordo, traduzione di Thais Siciliano con la collaborazione di Susanna Basso, Torino, Lindau 2014, pp. 114, 127, 134, 145]
Mi ricordo la prima erezione che ricordo benissimo. Ero sul bordo di una piscina pubblica. Stavo prendendo il sole a pancia in su sopra un asciugamano. Non sapevo cosa fare, a parte girarmi, quindi mi girai. Ma non andava via. Mi scottai terribilmente. Tanto che dovetti andare dal dottore. Mi ricordo quanto faceva male infilarmi la camicia.
[Joe Braindard, Mi ricordo, traduzione di Thais Siciliano con la collaborazione di Susanna Basso, Torino, Lindau 2014, p. 41]
Mi ricordo che una volta mi graffiai la faccia con le unghie in modo che la gente mi chiedesse cosa mi era successo: dicevo che era stato un gatto, e ovviamente tutti sapevano benissimo che non era vero.
[Joe Braindard, Mi ricordo, traduzione di Thais Siciliano con la collaborazione di Susanna Basso, Torino, Lindau 2014, p. 25]