A pensare ai romanzi gialli, ai romanzi noir, ai romanzi rosa e ai romanzi romanzi a me viene in mente quel che ha risposto Brodskij quando gli han chiesto qual è il ruolo dell’intellettuale: Scrivere delle cose belle. Clic
C’è uno nella cella 7 che ha ammazzato il fratello, e dice che in realtà non è stato lui, ma il suo subconscio. Gli ho chiesto cosa significa e mi ha detto che noi abbiamo due io, uno che lo conosciamo e l’altro no, perché è subconscio. Mi ha scombussolato.
[James Cain, Il postino suona sempre due volte, traduzione di Franco Salvatorelli, Milano, Adelphi 2009 (3), p. 121]
Io scrivo del «desiderio che si avvera», concetto, questo, terrificante, non saprei spiegarne il perché, almeno per la mia fantasia.
[James Cain, La farfalla, traduzione di Maria Napolitano, Milano, Longanesi 1947, p. 20]
Pensate che io sia matto? Va bene, sarò matto. Ma fate per quindici anni il mio lavoro, e forse ammattirete anche voi.
[James Cain, La morte paga doppio, traduzione di Franco Salvatorelli, Milano, Adelphi 2005, p. 29]
