Kulekov
Continuo a mettere in ordine ogni cosa.
Come mi sopporta Iddio non lo so.
[Ivan Kulekov, Senza tempo, senza ordine, senza indirizzo, a cura di Daniela Di Sora, Roma, Voland 2001, p. 118]
Continuo a mettere in ordine ogni cosa.
Come mi sopporta Iddio non lo so.
[Ivan Kulekov, Senza tempo, senza ordine, senza indirizzo, a cura di Daniela Di Sora, Roma, Voland 2001, p. 118]
Concittadini,
lo riconosco: ero un idealista.
Scrivevo satira,
schernivo i consumisti, gli avidi di denaro,
i burocrati, i demagoghi.
Non ho cambiato niente e nessuno.
Ormai non sono più idealista.
Scrivo domande in carta da bollo.
Vi prego cortesemente di astenervi dall’essere
consumisti, avidi di denaro, burocrati,
demagoghi.
Nella speranza di veder accolta
questa mia domanda.
Con ossequio
Ivan Kulekov
[Ivan Kulekov, Senza tempo, senza ordine, senza indirizzo, cit., p. 111]
Abbiamo la terra
Abbiamo l’acqua
E ci facciamo il fango.
[Ivan Kulekov, Senza tempo, senza ordine, senza indirizzo, cit., p. 66]
Sono nato il 28.4.1951 a Hirevo.
È un villaggio che non figura in nessuna carta della Bulgaria per gli stessi motivi per cui la Bulgaria non figura in nessuna carta del mondo – un complesso di inferiorità.
Per superare questo mio generico complesso mi sono laureato in Letteratura bulgara all’Università di Sofia, ho parlato per sedici anni alla radio bulgara, sono apparso per tre anni alla televisione bulgara, ho pubblicato alcuni libri, una volta mi sono candidato a Presidente della Bulgaria…
Come risultato, ho adesso uno dei più grossi complessi di inferiorità della Bulgaria.
Per questo, ovunque mi cerchiate, in letteratura o in Bulgaria, io non ci sono.
[Ivan Kulekov, Senza tempo, senza ordine, senza indirizzo, a cura di Daniela di Sora, Roma, Voland 2001, p. 7]