7 febbraio – Writers

domenica 7 Febbraio 2021

Domenica 7 febbraio,
alle 19 e 35,
su www.writersfestival.it,
parlo, per 10 minuti,
dell’uomo del sottosuolo e
di Oblmov
(il programma è qui:
clic)

Una segnalazione

martedì 15 Dicembre 2020

Mi hanno segnalato che nel grande romanzo russo dell’ottocento Oblomov, di Ivan Gončarov, quarta parte capitolo IX, il protagonista, Oblomov, mangia la pasta col parmigiano. Questo è quello che mi han segnalato.

Un paletot

lunedì 7 Dicembre 2020

In lettere dei condannati a morte della resistenza ce n’è una di Bianchetti Giuseppe, operaio trentaquattrenne di Montescheno, in provincia di Novara, che fa così:

Caro Fratello Giovanni, scusa se dopo tutto il sacrificio che tu hai fatto per me mi permetto ancora di inviarti questa mia lettera. Non posso nasconderti che fra mezz’ora sarò fucilato; però ti raccomando le mie bambine di dar loro il migliore aiuto possibile. Come tu sai che siamo cresciuti senza padre e così volle il destino anche per le mie bambine.
T’auguro a te e a tua famiglia ogni bene, accetta questo mio ultimo saluto da tuo fratello
Giuseppe

C’è un poscritto:

Di una cosa ancora ti disturbo: di venire a Novara a prendere il mio paletot e ciò che resta. Ciau tuo fratello.

Nel saggio su Leskov, Benjamin dice che, quando si sta per morire, l’indimenticabile affiora d’un tratto nelle espressioni e negli sguardi del morente e conferisce a tutto ciò che lo riguarda l’autorità che anche l’ultimo degli uomini possiede, morendo, per i vivi che lo circondano. Questa autorità, scrive Benjamin, è all’origine del narrato, e quest’autorità, credo, fa sì che il paletot di Bianchetti Giuseppe sia memorabile come quello di Akakij Akakievič.

Da processo

lunedì 7 Dicembre 2020

Oblomov, nella terza parte, viene costretto da Ol’ga a andare a teatro e si annoia da matti e sbadiglia come se volesse inghiottire la scena e io ho pensato Che bello, quando andavo a teatro e mi annoiavo da matti e uscivo e telefonavo a qualcuno per dirgli che avevo visto uno spettacolo da processo.

Le formiche

martedì 1 Dicembre 2020

Quando stai per finire un romanzo ci son dei momenti, come dice Gončarov, che le formiche ti si arrampicano su per il cuore.

Innamorarsi

domenica 29 Novembre 2020

Sto rileggendo Oblomov, quando parla dei mariti che considerano l’amore un inchino da fare all’ingresso in società. E che, la propria moglie, la guardan poi male per tutta la vita, come se li facesse arrabbiare il fatto di esser stati, un tempo, così stupidi da innamorarsene.

Stare sdraiato

domenica 22 Novembre 2020

Stare sdraiato, per Il’ja Il’ič non era né una necessità, come per un malato o per una persona che voglia dormire, né un caso, come per chi sia stanco, né un piacere, come per un fannullone: era la sua condizione normale.

Volontariamente

domenica 12 Aprile 2020

Un libro in cui il protagonista fa volontariamente quello che noi, in questi giorni, siamo costretti fare: clic

12 aprile – Tv Parma

domenica 12 Aprile 2020

Domenica 12 aprile,
giorno di Pasqua,
nel TG di TG Parma,
alle 12 e 45 e
alle 19 e 30,
consiglio un libro
che dice che quel che
facciamo noi, in questi giorni,
perché costretti,
ha senso farlo sempre,
anche senza
essere costretti:
Oblomov, di Ivan Gončarov

I terremoti

mercoledì 13 Novembre 2019

Uno credeva che l’umido, il caldo e il cattivo umore fossero legali pretesti per non andare in ufficio. E si era addolorato quando aveva visto che era necessario per lo meno un terremoto perché un impiegato in buone condizioni di salute non andasse all’ufficio. Ma i terremoti, nemmeno a farlo apposta, a Pietroburgo non avvengono.

[Dal Repertorio dei matti della letteratura russa (Milano), questo matto è di Ilaria Porro]