mercoledì 24 Luglio 2024
Era una notte incantevole, una di quelle notti che forse possono esistono solo quando siam giovani, gentile lettore.
[Oggi sono a Milano per le tesi, una è la traduzione di Notti bianche, di Dostoevskij (immagine di G. D. Glikman)]
lunedì 25 Settembre 2023
Nella Morte di Ivan Il’ič, di Lev Tolstoj, Ivan Il’ič a un certo punto arreda l’appartamento che ha comperato, e ci mette «tutto quello che si trova di solito nelle case di quelli che non sono proprio ricchi ma che vogliono assomigliare a dei ricchi e finiscono così per assomigliarsi tra loro: damaschi, ebani, fiori, tappeti e bronzi, tutto scuro e brillante»; nell’appartamento di Ivan Il’ič «c’era tutto quello che le persone di un certo ceto trovano per assomigliare a tutte le persone di un certo ceto. E da lui assomigliava talmente, che era come se non si vedesse niente, ma a lui questo sembrava, in un certo senso, un tratto distintivo».
Ecco.
Ci son dei libri che son scritti così bene, in italiano italiano, damaschi ebani fiori tappeti e bronzi, che è come se non si vedesse niente.
[Oggi ricominciano le lezioni all’università, questa è parte della mia prima lezione agli studenti del primo anno della specialistica]
sabato 28 Gennaio 2023
Ma il nonno non riusciva a capire: cosa stava succedendo?! Perché lui, il principe Golicyn,all’improvviso, poteva essere arrestato e sbattuto in galera? Solo perché era il principe Golicyn? Non aveva fatto niente, assolutamente niente di male, perché poteva essere imprigionato? Se solo avesse picchiato qualcuno o avesse fatto qualcos’altro di terribile. No, niente del genere.
[In marzo esce, per la Utet, Marina Durnovo. Mio marito Daniil Charms, di Vladimir Glocer, nella traduzione di Lucia Cervellino, ex studentessa Iulm]
mercoledì 19 Ottobre 2022
È il quinto anno che insegno traduzione dal russo alla Iulm e ieri mi sono accorto che faccio lezione al piano -1, cioè: nel sottosuolo. Chi ha fatto l’orario, alla Iulm, è uno che ne sa.
giovedì 3 Marzo 2022
Ieri ho scritto al fotografo russo Aleksandr Gronskij per dirgli che mi sembra insensato che il festival Fotografia Europea abbia annullato il suo invito all’edizione di quest’anno. Oggi mi ha risposto. Copio qua sotto quello che ha scritto, che ho tradotto con l’aiuto degli studenti del primo anno del corso di traduzione editoriale che tengo alla Iulm di Milano (quella in alto è una foto di Gronskij – cliccarci sopra per ingrandirla – il suo sito si trova qui: https://www.alexandergronsky.com/).
Caro Paolo,
grazie per le sue parole di sostegno. Spero tanto che al mondo ci siano ancora persone disposte a mantenere legami con la cultura russa e con i russi. In questi tempi folli, le accuse e la rabbia cadranno come bombe su tutti senza nessuna distinzione. E dobbiamo riconoscere che la colpa per i crimini di oggi graverà sui russi per sempre.
Adesso non riesco a dispiacermi per la revoca del mio invito, il mio dispiacere è tutto per il popolo ucraino. Tempi bui attendono la Russia, è difficile accettarlo.
Grazie ancora per il sostegno.
Con rispetto
Aleksandr Gronskij
lunedì 3 Maggio 2021
Lunedì 3 maggio,
alle dalle 11
alle 11 e 30 circa,
faccio un intervento
a un convegno della Iulm
sulla trazione dell’oralità
che si intitola, l’intervento
Quanto costa questa licenza,
tradurre dal russo
all’italiano
(il convegno si vede qui: clic)
venerdì 20 Marzo 2020
Sull’altare del pensiero Maksim poteva mettere tutto, persino i generi di prima necessità.
Una volta disse:
– Quando penso che la birra è fatta di atomi, mi passa la voglia di berla.
[Giada Bertoli sta traducendo, per la sua tesi alla Iulm, Maksim i Fëdor di Vladimir Šinkarëv]
martedì 8 Ottobre 2019
Quante volte si può dire, ai propri studenti, nel corso di un anno scolastico, «Scusatemi, non sto molto bene, ho anche un po’ sonno»? Più di due? Oggi è la seconda, su tre. Finito il bonus, ho paura.
mercoledì 31 Ottobre 2018
[Il panorama dall’aula di traduzione letteraria dal russo, allo Iulm di Milano (cliccare sull’immagine per ingrandire)]
venerdì 12 Ottobre 2018
[Ieri a Milano, allo Iulm, abbiamo tradotto un pezzetto di un libro con le fotografie di Marianna Volkova e i testi di Sergej Dovlatov che si intitola Non solo Brodskij (Mosca, PIK Kul’tura 1992); alla foto della Volkova che c’è qui sopra, per esempio, corrispondeva questo testo di Dovlatov]
Questa fotografia è stata fatta in un ospedale psichiatrico. Nella foto è rappresentato il pittore Jakovlev.
Bachčanjan, per dire, pensa che Jakovlev sia il migliore pittore moscovita. O, meglio, quello con più talento.
Oltretutto, Bachčanjan fino a un certo punto pensava che Jakovlev fosse perfettamente sano.
Una volta Bachčanjan gli ha detto:
– Mi lasci il suo numero di telefono.
– Scriva. Uno, due, tre…
– Poi?
– Quattro, cinque, sei, sette, otto…
E aveva contato fino a cinquanta.
– Va bene, – aveva detto Bachčanjan, – ci sentiamo…