mercoledì 23 Agosto 2023
Per uno che ha molto letto Dickens, sparare su un proprio simile in nome di una qualche idea è un’impresa un tantino più problematica che per uno che Dickens non l’ha letto mai. E parlo proprio di lettura di Dickens, Sterne, Stendhal, Dostoevskij, Flaubert, Balzac, Melville, Proust, Musil e via dicendo, cioè di letteratura, non di alfabetismo o di istruzione.
Iosif Broskij, Discorso di accettazione del Nobel
[Oggi siamo stati nella Casa museo di Brodskij, bravissimi i ragazzi che ci lavorano, grazie a Viktorija e Anna]
domenica 14 Febbraio 2010
Brodskij aveva subito una brutta operazione al cuore. Ero stato a trovarlo in ospedale. Bisogna dire che, anche in condizioni normali, con Brodskij ero in soggezione. Ma lì, mi smarrii del tutto.
Iosif era coricato, pallido, vivo per miracolo. Intorno apparecchiature, fili e quadranti. Ed ecco che io dico una cosa assolutamente fuori luogo.
– Lei qui sta male, e ingiustamente. E Evtušenko, intanto, interviene contro i kolchoz…
Effettivamente qualcosa del genere era successo. L’intervento di Evtušenko al congresso moscovita dell’unione degli scrittori era stato abbastanza deciso. Così io dissi:
– Evtušenko interviene contro i kolchoz…
Brodskij, in modo appena percettibile, rispose:
– Se lui è contro, io sono pro.
[M. Volkova, S. Dovlatov, Ne tol’ko Brodskij (Non solo Brodskij), Moskva, Kul’tura 1992, p. 26]