Non aveva paura?
– Quanti ebrei c’erano a Ząbkowice?
– Circa trenta famiglie. Eravamo accettati bene perché mia madre era una donna molto pulita.
– Aiutava suo padre al macello?
– E come no? L’edificio del macello era composto da due ambienti. In uno venivano macellati maiali, nell’altro la carne bovina. C’era un grande paiolo per l’acqua bollente, per scottare gli animali e per raschiare via il pelo.
– Da bambino lei non aveva paura di questo lavoro?
– No, non avevo paura. Ho imparato a macellare, ma solo i bovini. So tagliare la carne di mucca, fare i quarti e così via.
– Non tutti riuscirebbero a lavorare alla macellazione.
– Io non avevo nessun problema. Che sia una dote di famiglia?
[Henryk Mandelbaum, Io dal crematorio di Auschzitz. Intervista a Henryk Mandelbaum ex prigioniero membro del Sonderkommando nel KL Auschwitz, a cura di Igor Bartosik, Adam Villma, traduzione di Anna Lia Guglielmi Miszerak, Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, 2011, p. 14]