Ciò che gli riesce incomprensibile
mercoledì 6 Gennaio 2016
Per lei l’artista conta più della sua opera?
Sì, l’individuo in quanto tale, in quanto cervello, se preferisce, mi interessa molto di più di quello che può fare. E poi in genere gli artisti non fanno che ripetersi. È comprensibile, d’altra parte, perché non si può sempre fare qualcosa di nuovo, ma ciò che mi riesce incomprensibile è la loro smania di produrre. Hanno contratto quella vecchia abitudine che impone di fare, ad esempio, un quadro al mese. Forse pensano di dovere alla società il loro quadro mensile o annuale, a seconda della loro velocità di produzione.
[Marcel Duchamp, Ingegnere del tempo perduto. Conversazione con Pierre Cabanne, traduzione di Angelica Tizzo, Milano, Abscondita 2009, pp. 109]