Plasmi
Qualcuno esagera con gli aggettivi: “Sono una giovane ventisettenne, scrivo poesie per pura passione cercando di gremire tutte le frasi con i miei sentimenti: vorrei che ogni parola potesse trasparire pienamente le emozioni che nutro. Ho sempre partorito travolgenti ebbrezze, saggiato mondate fragranze riempiendo fogli bianchi e vuoti d’irrefrenabili, sfolgoranti eventi onestamente li ho alimentati anche con mesti, desolati episodi, ho cercato di renderli vivi per quanto fossi naturalmente dotata. Sono convinta che scrivendo plasmi efficienti, poderose difese grazie alle quali possa attaccare insostenibili timidezze, esorbitanti apprensioni limpidamente identificabili; originare roboanti parole che saturino deleteri silenzi. Un libro è l’eccezionale miracolo espressivo che può materializzare infiammanti profluvi d’incontenibili, subissanti, stentorei sentimenti astratti, benché rampollati presso corporee sorgenti, sbaragliando l’irrazionale logica dell’irraggiungibilità comunicativa: esso esonda inibiti impeti, interdette esaltazioni facendoli zampillare in turgide espansività furoreggiando le intonse pagine vermiglie.
Vorrei sottoporre alla Sua attenzione la seguente silloge inedita, qualora disponiate tempo predisposto a ciò, sono consapevole degli ingenti, copiosi impegni quotidiani a cui dovete prestare categorica priorità.
RingraziandoLa vivamente per la proficua, giovevole occasione proposta colgo l’occasione per porgerLe i più cordiali saluti.
Dichiaro altresì d’essere l’autentica autrice delle seguenti inedite poesie. Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del D.Lgs. 196/03”.
[Paolo Bianchi, Inchiostro antipatico. Manuale di dissuasione dalla scrittura creativa, Milano, Bietti 2012, p. 60]