Lo specchio

mercoledì 5 Dicembre 2018

Non è colpa dello specchio, signori, se le vostre facce sono storte.

Nikolaj Gogol’ (Il revisore)

Rompere le sedie

martedì 20 Giugno 2017

PODESTÀ Devo farle un’osservazione anche sull’insegnante di storia. Si vede che è uno che sa, un sacco di cose, ma spiega con tale ardore da perdere il controllo. Una volta l’ho ascoltato: finché parlava di assiri e babilonesi poetava ancora andare, ma appena è giunto ad Alessandro Magno, non posso dirle cosa sia successo. Com’è vero Iddio, credevo che ci fosse un incendio! È balzato giù dalla cattedra e batteva la sedia sul pavimento con quanta forza aveva. Naturalmente, Alessandro Magno è un eroe, ma perché rompere le sedie? È un danno per lo stato.

[Nikolaj Gogol’, Il revisore, a cura di Emilia Magnanini, Venezia, Marsilio 1990, p. 81]

Il revisore

sabato 17 Giugno 2017

PODESTÀ Anche a lei, Ammos Fedorovič, consiglierei di prestare attenzione al tribunale. Là da lei, nell’atrio, dove normalmente si presentano i postulanti, gli uscieri si sono messi ad allevare oche domestiche con intere nidiate, che ti corron qua e là sotto i piedi. Certo, non può che essere un merito per chiunque impiantare un’economia domestica, e perché non dovrebbero farlo gli uscieri? Solo che, sa, in un posto simile non sta bene. Volevo farle quest’osservazione anche prima, ma me ne sono sempre scordato.

[Nikolaj Gogol’, Il revisore, a cura di Emilia Magnanini, Venezia, Marsilio 1990, p. 77]

La colpa

venerdì 30 Dicembre 2016

Nikolaj Gogol'

Non è colpa dello specchio, signori, se le vostre facce sono storte.

[Nikolaj Gogol’, Il revisore, epigrafe]

Una volta mi hanno scambiato per il comandante in capo

martedì 2 Luglio 2013

gogol', il revisore

 

 

 

CHLESTAKOV: Non badate al grado, vi prego di sedervi.

[il podestà e tutti gli altri si siedono]

Non amo i convenevoli. Al contrario, cerco persino sempre di passare inosservato. Ma non ci si può proprio nascondere, proprio non si può! Non appena vado da qualche parte, subito cominciano a dire: «Ecco – fanno – che viene Ivan Aleksandrovič!» Una volta mi hanno scambiato persino per il comandante in capo: i soldati sono balzati fuori dal corpo di guardia a fare il presentatarm. Dopo, ormai, un ufficiale mio buon conoscente mi ha detto: «Eh sì, mio caro, ti avevano proprio scambiato per il comandante in capo».

ANNA ANDREEVNA: Ma senti un po’!

CHLESTAKOV: Mi conoscono ormai ovunque. Ho fatto conoscenza con delle attrici carine. E ho scritto anche vari vaudevilles… Mi incontro spesso con dei letterati. Con Puškin sono in confidenza. Mi è capitato spesso di dirgli: «E allora, caro Puškin, come va?». «Ma, così, mio caro – risponde – come sempre…». È un gran originale.

ANNA ANDREEVNA: Quindi, lei scrive anche? Che bello deve essere fare lo scrittore! Lei, certamente, pubblica anche sulle riviste?

CHLESTAKOV: Certo, pubblico anche sulle riviste. Del resto molte opere sono mie: Le nozze di Figaro, Robert le Diable, Norma. Non mi ricordo neppure i titoli. Ed è successo tutto per caso: io non volevo scrivere, ma la direzione del teatro mi fa: «Per favore, amico mio, scrivi qualcosa». E E dentro di me penso: «E perché no, amico, ci si può provare!» Pare che io abbia scritto tutto in una sola sera, ho sbalordito tutti. Ho un’incredibile facilità di pensiero.

[Nikolaj Gogol’, Il revisore, a cura di Emilia Magnanini, Venezia, Marsilio 1990, p. 155]