Gita in montagna
«Io non so», gridai con voce afona, «certo non so. Se non viene nessuno, ebbene, allora non venga nessuno. Io non ho fatto del male a nessuno, nessuno ha fatto male a me, però nessuno mi vuole aiutare. Proprio nessuno. Eppure non è così. Soltanto, che nessuno mi aiuti, altrimenti, tanti nessuno, che bella cosa! Sarei molto contento, e perché no? di fare una gita con una compagnia di tanti nessuno. In montagna, si capisce, dove altrimenti? Come questi nessuno si affollano, tutte queste braccia tese oblique o intrecciate a braccetto, tutti questi piedi, separati da passi brevissimi! Si capisce che tutti indossano la marsina! Andiamo così, lalà, il vento passa nei vuoti che lasciamo formare nelle nostre file. Il collo si sente libero in montagna! È un miracolo se non cantiamo.»
[Franz Kafka, I racconti, traduzione di Henry Furst, Milano, Longanesi 1965, p. 51]