martedì 6 Marzo 2018
In un libro che si intitola Trattato della vita elegante, Balzac divide le persone in tre classi: l’uomo che lavora, l’uomo che pensa, l’uomo che non fa niente. L’uomo che lavora fa una vita occupata, l’uomo che pensa fa una vita d’artista, l’uomo che non fa niente fa una vita elegante. Sulla vita d’artista Balzac dice che l’artista è un’eccezione: il suo ozio è un lavoro, e il suo lavoro è un riposo, dice Balzac, e io, non che io sia un artista, ma a me succede anche a me che io dica Vado a lavorare, e poi non faccio niente, ma mi succede spessissimo, eh?
lunedì 14 Luglio 2014
A pensarci, è stranissimo, ma Tolstoj, Dostoevskij, Brodskij, Charms, Chlebnikov, Erofeev, oltre a Spinoza e a Giordano Bruno, e a Balzac, e a Puškin, anche, e anche a Lermontov, credo, e a Anna Achmatova, e a Mandel’štam, e a Sinjavskij, ecco loro, son tutti condannati con sentenza definitiva, e io, però, non mi stanco di leggerli, e se dovessi scegliere se smettere di leggere i condannati con sentenza definitiva o i non condannati con sentenza definitiva, io, non lo so, di preciso, ma credo che smetterei di leggere i non condannati con sentenza definitiva.
giovedì 8 Maggio 2014
Arrivati a una certa altezza nella latitudine o nella longitudine dell’oceano coniugale, compare un piccolo male cronico, intermittente, molto simile al mal di denti…
Voi mi fermate, lo vedo, per dirmi: – Come si calcola l’altezza di questo punto? Quand’è che un marito sa di essere in quel punto nautico: si possono evitare gli scogli?
Ci si può trovare a quel punto, lo capirete, tanto dopo dieci mesi quanto dopo dieci anni di matrimonio: dipende dall’andatura del vascello, dalla sua fattura, dalla composizione dell’equipaggio. Certo, c’è il vantaggio che i marinai non hanno che un modo di stabilire la propria posizione, mentre i mariti ne hanno mille, di trovare la loro.
[Honoré de Balzac, Philosophie de la vie conjugale, Paris, Gallimard 2006, p. 12]
giovedì 16 Agosto 2012
Infine, a molti piace capire tutto, e vorrebbero, come ha detto il più ingegnoso dei nostri critici, sapere in base a quale processo chimico l’olio brucia nella lampada di Aladino.
[Honoré de Balzac, Ferragus]