Tolstoj e Dostoevskij
Il tassista a un certo punto aveva detto «Ecco, quando arriviamo da queste parti mi sbaglio sempre» e si era fermato a pensare. Poi era ripartito e aveva ricominciato a girare ma un po’ così, a vuoto. Era stranissimo, girare su un taxi ai venti all’ora con un tassista che faceva andare la testa a destra e a sinistra alla ricerca di un punto di riferimento. Mi era venuto da dirgli di provare a chiedere la strada qualcuno, solo che un tassista che chiede la strada a qualcuno non figura benissimo, avevo pensato. «Scusi, – gli avevo detto dopo un po’, – non ce l’ha una cartina?». «Sì, ce l’ho», aveva detto lui, e l’aveva presa e si era messo a guardar la cartina ma era una cartina stranissima, c’eran solo dei nomi e dei numeri. La cosa forse più strana di tutte era che dovevamo andare in via Asiago 10, sede Rai, che i tassisti a uno gli vien da pensare che la conoscon benissimo. Alla fine poi dopo comunque l’abbiamo trovata. Continua a leggere »