Glenn Gould

giovedì 7 Novembre 2013

adelphiana

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Be’, sì, può darsi. Certo, quando si registra si è soli, non si è circondati da cinquecento, cinquemila o cinquantamila persone che possono dire: «Ah, ecco cosa pensa di questo pezzo!». Ma a me questo sembra solo un grande vantaggio. Penso che il modo ideale di cominciare un concerto, o un’opera d’arte – non dovrebbero essere cose diverse – è di porsi come se non si sapesse assolutamente di cosa si tratta. Lo si capisce man mano che si avanti.

[Glenn Gould, L’ala del turbine intelligente, in Adelphiana. 1963-2013, Milano, Adelphi 2013, p. 388]

Sentito dire

giovedì 13 Gennaio 2011


Ho sentito dire che per uno dei tuoi primi dischi hai tenuto sulla faccia una maschera a gas per l’intera seduta di registrazione.

No, non è vero. È stato uno scherzo. Qualcuno ne portò una ed io, per gioco, la indossai, e finsi di volere proseguire così. Credo sia stato Howard Scott, il mio primo impresario alla Columbia, ad acquistarla per scherzo in un magazzino di residuati bellici.

[Johnatan Cott, Conversazioni con Glenn Gould, cit., p 30]