domenica 22 Ottobre 2017

Il tuo stile, dice, va mutando, è tutto spezzettato. Spezzetti, spezzetti… ed ecco una proposizione incidentale, poi nell’inciso inserisci ancora un inciso, poi ancora qualcosa tra parentesi, e poi di nuovo torni a spezzettare, spezzettare.
[Fëdor Dostoevskij, Bobòk, citato in Michail Bachtin, Dostoevskij, traduzione di Giuseppe Garritano, Torino, Einaudi 2002, p. 180]
martedì 1 Agosto 2017

Il carnevale è uno spettacolo senza ribalta e senza divisione in esecutori e spettatori. Nel carnevale tutti sono attivi partecipanti, tutti prendono parte all’azione carnevalesca. Il carnevale non si contempla e non si recita, si vive in esso, si vive secondo le sue leggi, finché queste leggi sono in vigore, cioè si vive la vita carnevalesca. Ma la vita carnevalesca è una vita tolta al suo normale binario, è in una certa misura una «vita all’incontrario», un «mondo alla rovescia».
[Michail Bachtin, Dostoevskij, traduzione di Giuseppe Garritano, Torino, Einaudi 2002, p. 160]
mercoledì 21 Dicembre 2016

Possiamo dire che in Dostoevskij l’uomo supera la sua «cosalità» e diviene «uomo nell’uomo» solo nella pura e mai compiuta sfera dell’idea, cioè solo diventando disinteressato uomo d’idea. Tali sono tutti i personaggi principali, quelli cioè che partecipano al grande dialogo, di Dostoevskij.
« – Ma davvero voi nutrite una convinzione simile circa le conseguenze che avrebbe negli uomini la fede nella immortalità dell’anima? – d’improvviso lo starec domandò a Ivan Fëdorovič.
– Sì, io ho sostenuto questo. Non c’è virtù, se non c’è immortalità.
– Beato voi, se credete questo; o piuttosto, grandemente infelice!».
[Michail Bachtin, Dostoevskij, traduzione di Giuseppe Garritano, Torino, Einaudi 2002, p. 113]