Un casellante di Fidenza

domenica 5 Giugno 2016

mammi, casellanti

Casellante numero 13

Un casellante di Fidenza era così pigro che per correre mezz’ora ci metteva un’ora.

[Gianfranco Mammi, Casellanti, Hiro Proshu, s.l., 2016, p. 8 (?)]

Mammi

venerdì 4 Giugno 2010

ridolinipreview

Insomma, ho tirato avanti sartoria e barberia per un bel pezzo, poi son andato militare, sono andato a Parma alla scuola d’Applicazione e lì, anche lì non mi son trovato bene, ho fatto sei mesi in cavalleria. Allora quando dovevo montare a cavallo mi veniva un accidente perché non mi piaceva neanche, invece era forse anche un divertimento. Insomma pazienza, da barbiere andava ad aiutare il caporale ogni tanto, allora dopo sei mesi arriva un ordine, seicento cavalleggeri da andare in Russia e io ero in nota anch’io; allora avevo un maresciallo amico che ci portavo qualche salamino e m’ha detto “Mammi, se vuoi restare qua mandiamo un altro nel tuo posto” e io sempre l’ignorantone ho detto “No, io seguo il mio destino”.
Capirai, m’è venuto detto così, però vuoi vedere che io sono andato a finire invece che in Russia a Cecina Marina assieme a uno squadrone di cavalleggeri, barbiere, permesso tutte le sere, carica speciale insomma. Quelli che son rimasti alla scuola d’Applicazione a Parma, tutti prigionieri in Germania. Ho detto: “Guarda il destino della vita…”, perché noi abbiamo un destino, non c’è niente da fare.

[Gianfranco Mammi, Vita di «Ridolini» raccolta dalla sua viva voce, con 21 schizzi dell’autore, Lucca, Trasciatti editore 2010, p. 20]

Cerimonie

martedì 30 Marzo 2010

scoppiabigi

[fotografia di Gianfranco Mammi presa da qui]

Casellanti (Italia meridionale)

domenica 23 Novembre 2008

Casellante numero 2
In un impeto di sincerità la Ferrandini ha cercato di seppellire vivo suo marito.

Casellante numero 3
Stronzillo andava molto fiero del suo casato di antica origine spagnola.

Casellante numero 4
Carvace non discendeva da nessuno.

Casellante numero 6
Il padre di Castellano gliel’aveva pur detto, di non far l’imbecille con le svedesi.

Casellante numero 7
Quando per il suo casella transitava qualche VIP, Dragone lo faceva apposta a non riconoscerlo.

Casellante numero 8
Oronzo Cerase era molto distratto perché vedeva tette e culi nelle chiome degli alberi.

Casellante numero 9
Miceli si riposava sempre un paio d’ore prima di andare a dormire.

Casellante numero 14
La Figurillo se c’avesse la faccia come il culo sarebbe una donna perfetta.

Casellanti

lunedì 17 Novembre 2008

Mi è arrivato un libro (inedito, per il momento) di Gianfranco Mammi, che si intitola Casellanti.
A me sembra che Casellanti prenda come modello le Opere complete di Learco Pignagnoli (un po’ come il Candido di Sciascia con il Candido di Voltaire) e che declini, se così si può dire, la lezione pignagnolesca, o pignagnolica, in un modo molto personale.
Il libro è diviso in tre parti: Italia settentrionale, Italia centrale, Italia meridionale.
Metto qua sotto delle cose che prendo dalla prima parte:

Casellante numero 1
La notte che è entrato in vigore l’euro, Stopazzoni dormiva.

Casellante numero 2
Un casellante di Bagnacavallo era sicuro di essere stato concepito da un marziano.

Casellante numero 5
Tutti amavano Ghidoni perché riusciva a dare il resto mentre leggeva la Gazzetta dello Sport.

Casellante numero 6
Chiodi andava in giro con un cane che aveva molta più voglia di lavorare di lui.
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Domande da non fare

venerdì 17 Ottobre 2008

Domani a Reggio Emilia c’è la riunione dell’Accalappiacani.
Tra i testi arrivati questo mese ce n’è uno di Gianfranco Mammi che si intitola Cinque domande da non fare che comincia così:

Cinque domande da non fare

Come hanno fatto a venderti tutti quei bond argentini?