venerdì 12 Agosto 2016
Ma per un pittore, una mela dipinta da Cézanne, ad esempio, ha peso. Con tre pennellate, ha succo e tutto. Cercavo di dare alle mie parole lo stesso peso che Cézanne dava a una mela. Perciò uso quasi sempre parole concrete. Cerco di evitare le parole astratte o poetiche, «crepuscolo» ad esempio. Capisce? Per evitare ogni nuova pennellata che non porti a questa terza dimensione.
[Georges Simenon, L’età del romanzo, a cura di Marie-José Hoyet Marsigli, Roma, Lucarini 1990, p. 51]
martedì 9 Agosto 2016
Un romanziere, vedete, non è necessariamente un uomo intelligente. Alcuni lo sono, certamente. Non voglio mettermi contro quelli tra i miei colleghi che beneficiano di questa eminente qualità. Ma alcuni non lo sono.
[Georges Simenon, L’età del romanzo, a cura di Marie-José Hoyet Marsigli, Roma, Lucarini 1990, p. 16]
venerdì 5 Febbraio 2016
Lei conosce i delinquenti, ma non i malati. Se è difficile far parlare i primi, è altrettanto difficile far tacere i secondi: non può immaginare che cosa significhi vederli sfilare per ore, tutti polarizzati sul loro caso, sui loro doloretti, sul loro cuore, sulla loro pipì e sulla loro popò.
[Georges Simenon, Lettera al mio giudice, traduzione di Dario Mazzone, Milano, Adelphi 1990, p. 87]
giovedì 4 Febbraio 2016
È incredibile quanto può sembrare lungo un treno quando lo si perde; i vagoni non finiscono mai di sfilare lungo la banchina.
[Georges Simenon, Lettera al mio giudice, traduzione di Dario Mazzone, Milano, Adelphi 1990, p. 87]