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venerdì 9 Febbraio 2018

Oggi, con Gabriele Gimmelli, abbiamo presentato, in Cineteca, a Bologna, il suo libro sul film di Stanlio e Olio Grandi affari (clic), e poi l’hanno fatto vedere (clic), e a rivederlo mi è sembrato così elegante, quel film lì, così rigoroso, che io, che sto rileggendo Open, di Agassi (clic), ho pensato a una pubblicità che ha fatto Agassi per la Canon nel 1990, Image is everything, (clic), della quale si parla molto nel libro, e che era così carica, così piena di robe tutte diverse l’una dall’altra che, al confronto, la pubblicità del Maxibon, del 1995, Tu gust is megl che uan (clic), sembra quel film di Bergman, come si chiama, Il settimo sigillo (clic). Ecco. Tutto qui.

9 febbraio – Bologna

venerdì 9 Febbraio 2018

Venerdì 9 febbraio, a Bologna,
alle 18,
alla Biblioteca della Cineteca di Bologna,
in piazzetta Pier Paolo Pasolini, 3B,
con Gabriele Gimmelli presentiamo il suo libro
sul film di Laurel & Hardy
Grandi affari
(Mimesis)

Le radici del loro successo

venerdì 15 Dicembre 2017

Forse da qui nasce, da questa armonia fra le due figure – il grasso e il magro – quella strana forma di “godimento estetico” che spingeva Jean-Pierre Coursodon a individuare le radici del loro successo «in un fatto morfologico indiscutibile: erano belli da vedere, anche separatamente; uniti, erano irresistibili».

[Gabriele Gimmelli, Grandi affari (Big Business, James W. Horne, 1929). Laurel & Hardy e l’invenzione della lentezza, Sesto San Giovanni, Mimesis 2017, p. 61]

Che cosa c’è in A prescindere?

domenica 2 Aprile 2017

Clic

[Grazie a Gabriele Gimmelli]

Ci erano quasi rimasti male

martedì 14 Febbraio 2017

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Per esempio, abbiamo un’intervista in cui Totò parla della comicità come di un sale che «frizza sulle piaghe» del pubblico, e dell’attore comico come di un «giudice istruttore» e persino di un carnefice; in un’altra, dice di voler far «patire di piacere» gli spettatori. È come se ci fosse sempre un fondo di inquietudine nella sua comicità, le risate che suscita non sono mai consolatorie. I vari De Feo, Franci, Ramperti che lo avevano visto a teatro, ancora molti anni dopo ricordavano l’impatto della prima volta: dicevano d’esserci quasi rimasti male, perché si aspettavano di ridere e invece si trovavano davanti un’apparizione spettrale.

[Totò, un comico per tutte le stagioni, intervista di Gabriele Gimmelli a Alberto Anile, da doppiozero (clic) l’immagine è di Umberto Onorato]