lunedì 13 Febbraio 2012
Se non fossi amico di Flavio e di Paola Soriga, e se non mi avvisassero che domani sera organizzano Amori Acidi – racconti velenosi come antidoto al solito San Valentino, una serie di letture contro San Valentino, immagino, io, probabilmente, non me lo sarei ricordato, che domani è San Valentino. E, dopo, secondo me fanno bene, Flavio e Paola, però, a me, non so, mi piacerebbe organizzare, non so, delle letture contro San Silvestro, il 31 dicembre, per esempio. Eeeh.
domenica 5 Settembre 2010
Dopo il giorno dopo al mattino c’era l’incontro che Flavio Soriga ha fatto in biblioteca con i bambini per spiegargli il festival che non ha voluto nessun adulto gli unici che hanno avuto il permesso di entrare siamo stati io e Silvia, la fotografa, io in quanto dovevo fare i diari Silvia in quanto doveva fare le fotografie. Allora io, delle cose che ,ha detto Flavio, mi sono segnato tre farsi che sono queste qua:
Di solito la gente fa lavori seri.
La matematica è scritta nel granito.
La letteratura serve quando son sai cosa fare.
Oh, le ha dette lui queste cose.
[Dai diari di Seneghe 2010, primo giorno]
domenica 1 Novembre 2009
Venerdì 7 maggio,
a Bologna,
alla libreria coop Ambasciatori,
alle ore 21,
presentazione del romanzo
Il cuore dei briganti,
di Flavio Soriga,
con Flavio Soriga e Paolo Nori
lunedì 20 Ottobre 2008
Da tre anni, tra la fine di agosto e i primi di settembre, vado a Seneghe, a un festival di poesia, dove devo scrivere i diari.
Cioè io a vado a tutti gli incontri e prendo nota di quello che vedo e che sento e poi la sera, in dieci minuti, racconto quello che è successo quel giorno.
È un lavoro anche abbastanza impegnativo, uno deve andare a guardare e poi deve scrivere cinque cartelle in un giorno, e poi correggerle, che vuol dire rileggere e mettere dentro le correzioni, e poi rileggerle ancora e mettere dentro le correzioni, e rileggerle un’altra volta e mettere dentro ancora le correzioni e così per sei o sette volte finché non salta fuori una cosa che ti sembra decente e che si possa leggere in pubblico senza voler sprofondar sotto terra per la vergogna.
E anche quest’anno, a fine agosto, ho fatto così, sono andato lì, il primo giorno, e ho visto, ho scritto, ho corretto e ho poi letto, e la cosa ha funzionato, come gli altri anni.
Poi il secondo giorno mi è successa una cosa che ho scritto, ho riletto, e poi basta.
E poi tutto il giorno pensavo Ma perché hai scritto una cosa del genere? E perché adesso vai a leggerla?
Ero tentato di rileggere ancora, ma non volevo rileggere ancora perché se avessi riletto ancora io poi quella cosa in pubblico probabilmente non l’avrei letta, invece la volevo leggere.
Comunque alla fine sono andato e l’ho letta, e la cosa che ho letto è qua sotto (è un po’ lunga):
Di notte a Seneghe, se vi sedete sul terrazzino del bed and breakfast dove dormite, si sentono i cani che abbaiano. E qualche macchina, rara, che passa, intorno all’una e quarantasei, e avete, un caso, un’ora e quarantasei minuti di autonomia nel computer. E vi chiedete Che cosa è successo oggi? E vi vengono in mente un sacco di cose, per esempio un gioco che facevate con una morosa, che non è più la vostra morosa, è diventata la madre di vostra figlia, ma quand’era la vostra morosa, i primi tempi, tutte le notti, prima di andare a dormire, vi chiedevate l’un l’altro Cos’è successo, oggi? E a raccontare ognuno la propria giornata, e eran giornate che eravate stati sempre insieme, sembravano due giornate diverse, e era bello.
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mercoledì 24 Settembre 2008
Giovedì 20 novembre,
a Roma
in via degli Aurunci 38
(San Lorenzo)
alla libreria Giufà,
alle 19 e 30
Paolo Nori legge dal libro
Pubblici discorsi
(quodlibet compagnia extra).
Introduce
(e coordina)
Giovanna Paola Soriga