giovedì 1 Agosto 2024
Nove anni fa, dopo aver scoperto queste cose, avevo pubblicato su un quotidiano un pezzetto dove raccontavo che purtroppo Dostoevskij, diversamente da quel che si leggeva in Stil novo, da Firenze non vedeva l’ora di andar via e oggi, 30 luglio del 2024, leggo che Renzi, in un’intervista al Corriere della sera, ripropone quella sua teoria di Firenze che ispira a Dostoevskij l’idea che Il mondo lo salverà la bellezza e, al giornalista che gli chiede se la cosa è provata, lui risponde «È verosimile». Ecco. No. Non è, verosimile.
[Oggi, sul Fatto quotidiano, un mio pezzetto su Dostoevskij a Firenze]
mercoledì 25 Marzo 2020
Uno avrebbe voluto non aver mai fatto niente solo per pigrizia. Come si sarebbe rispettato, in questo caso. Si sarebbe rispettato proprio per il fatto di essere stato capace di essere pigro; una qualsiasi capacità sarebbe stata, in lui, in un certo senso, una cosa positiva, qualcosa di cui lui avrebbe potuto esser sicuro. Domanda: chi è questo? Risposta: un fannullone; sarebbe stato bellissimo che gliel’avessero detto. Avrebbe significato determinare positivamente che c’era qualcosa da dire, di lui. “Fannullone!”; ma era già un titolo, una missione, era una carriera!
[Fëodor Dostoevskij, Memorie del sottosuolo, dal Repertorio dei metti della letteratura russa, in preparazione]