6 novembre – Bergamo
Sabato 6 novembre,
a Bergamo,
allo spazio Polaresco,
alle 20 e 30,
con Malika Ayane
parliamo di
Sanguina ancora.
L’incredibile vita di
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Sabato 6 novembre,
a Bergamo,
allo spazio Polaresco,
alle 20 e 30,
con Malika Ayane
parliamo di
Sanguina ancora.
L’incredibile vita di
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
Mercoledì 4 agosto,
all’auditorium Monterosa Spa
di Champoluc,
alle 18,
con Alberto Rollo e
Emiliano Poddi
parlo del male in letteratura,
e di Sanguina ancora
L’incredibile vita di
Fëdor Michajlovič Dostoevskij
È successo, non ricordo come, che Dostoevskij, nel 1849, ha dormito qualche volta da me e, quando capitava, ogni volta che andava a letto mi pregava, se fosse andato in letargo, di non seppellirlo prima di tre giorni. L’idea che fosse possibile andare in letargo lo terrorizzava.
Konstantin Aleksandrovič Trutovskij
Martedì 5 gennaio,
sul mio profilo Instagram,
alle 19,
parlo di Fedor Michajlovič Dostoevskij
Quando ho letto Memorie del sottosuolo, che sono arrivato al punto che l’uomo del sottosuolo diceva «Io son poi da solo, loro son poi tutti!», io ho pensato «No, quello lì sono io, mica te».
«Tu sei un uomo così buono e intelligente, – mi diceva spesso, – peccato soltanto che tu sia così stupido. Un vero russo».
[Fëdor Michajlovič Dostoevskij, Il giocatore, capitolo XVI]
Ho riletto la mia lettera e mi sono accorto che: prima di tutto, sono un analfabeta, secondariamente, sono un fanfarone.
[Lettera di F. M. Dostoevskij al fratello M. M. Dostoevskij del 16 novembre del 1845]
Uno pensava che la migliore definizione di uomo fosse: bipede ingrato.
[Dal Repertorio dei matti della letteratura russa, in preparazione, questo matto è di Lisa Vozza]
Cos’è un filosofo? La parola filosofo da noi, in Russia, è una parola offensiva e significa Coglione.
[Fëdor Michajlovič Dostoevskij, citato in Arsenij Gulyga, I creatori dell’idea russa, Moskva, Molodaja gvardija 2018, p. 75]
Sì, noi crediamo che la nazione russa sia un fenomeno straordinario nella storia dell’umanità intera. Il carattere del popolo russo è così dissimile dai caratteri di tutti i popoli europei contemporanei, che gli europei fino ad oggi non lo capiscono e, quel che capiscono, è il contrario della realtà.
[Fëdor Michajlovič Dostoevskij, Teksty i risunki (Testi e disegni), Mosca, Russkij jazyk 1989, p. 25]